Governo centrale “comunista” incapace e “tanto accogliente” sta mettendo a repentaglio la nostra salute. Eroica ordinanza del “fascista” Nello Musumeci che chiude gli hotspot in Sicilia. Grazie presidente, era ora prima che sia troppo tardi!

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“La Sicilia non può continuare a subire questa invasione di migranti. Tra poche ore sarà sul mio tavolo l’ordinanza con cui dispongo lo sgombero di tutti gli Hotspot e dei Centri di accoglienza esistenti. Si attivi un ponte-aereo immediatamente e si liberi la Sicilia da queste vergognose strutture, iniziando da Lampedusa. Le regole europee e nazionali sono state stracciate.

L’Europa fa finta di niente e il governo nazionale ha deciso – malgrado i nostri appelli – di non attuare i decreti vigenti e di non chiudere i porti, come invece ha fatto lo scorso anno con il decreto interministeriale Interno-Difesa-Trasporti. C’è una colpevole sottovalutazione del fenomeno senza precedenti. E non capiscono quanto stia crescendo la tensione. Vogliono far diventare razzisti i siciliani, che sono il popolo più accogliente di tutto il mondo? Adesso se vogliono a Roma impugnino pure la mia ordinanza. Basta: abbiamo avuto fin troppo rispetto istituzionale su questa emergenza, ricambiato da silenzi, indifferenza e omissioni”.

Queste le parole del presidente della Regione Nello Musumeci che ha deciso di chiudere hotspot e centri di accoglienza in Sicilia vista l’ormai ondata barbarica che ha invaso le nostre coste e che adesso, con una situazione incandescente, sta mettendo a serio rischio la nostra salute.

L’Europa, come è noto, gioca. Il Governo centrale non vuole essere accusato di essere poco accogliente e, quindi, non chiude i porti. E quindi? Dinnanzi a numeri che negli ultimi giorni si sono fatti davvero impressionanti (sia l’aumento dei nuovi contagi, sia gli sbarchi che ormai sono decine ogni giorno) che si fa?

Sacrosanta ed eroica la decisione di Musumeci. Ovvio che adesso “gli accoglienti” e i radical chic avranno tanto da ridire. E noi li lasciamo ridire, tanto non sanno altro cosa fare. Però, nel frattempo, correremo meno rischi per la nostra salute.

Grazie Presidente!

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