La Capitaneria di Porto di Porto Empedocle retta dal Capitano di Fregata Gennaro FUSCO nella notte di oggi, in collaborazione con il Reparto Operativo della Guardia di Finanza di Porto Empedocle, ha portato a termine una brillante operazione di contrasto alle specie ittiche sottomisura.
In particolare, i militari sono entrati in azione in un’attività congiunta programmata al fine di contrastare la presenza d’imbarcazioni abusive dedite alla pesca di specie ittiche inferiori alla taglia consentita. Gli uomini hanno iniziato fin dalla mattinata di ieri un’intensa attività d’intelligence volta a individuare i pescatori di frodo.
L’attività operativa è iniziata al tramonto quando due mezzi navali della Guardia Costiera e della Guardia di Finanza sono usciti dal porto ed hanno iniziato ad investigare tutte le imbarcazioni nelle acque prospicenti il litorale agrigentino. Nel cuore della notte dopo aver investigato diverse imbarcazioni, a più di dieci miglia dalla costa è stata individuata una barca intenta in attività da pesca. I militari sono prontamente scattati in azione e da un controllo documentale hanno immediatamente verificato che l’imbarcazione si trovata in attività oltre la distanza consentita ed impiegava come attrezzi da pesca palangari non autorizzati (una lunga lenza di grosso diametro con inseriti ad intervalli regolari spezzoni di lenza più sottile portanti ognuno un amo). Tale rete è stata immediatamente fatta recuperare, posta sotto sequestro, elevato verbale amministrativo pari € 2000 ed il comandante del motopesca denunciato all’autorità giudiziaria. Inoltre in seguito ad un’ispezione a bordo i militari hanno rinvenuto a bordo due esemplari di pesce allitterato, (tonno sotto misura), rispettivamente di 12 e 10 kg di peso, anche questi in virtù di quanto disposto dalla normativa comunitaria (Regolamento comunitario 1251/2019) sono stati posti sequestro e oggetto di visita del veterinario per verificare se idonei al consumo umano.
Oltre a tutto questo l’intera imbarcazione da pesca è stata oggetto di approfondita ispezione da cui è emersa la presenza a bordo di un marittimo imbarcato irregolarmente, questo ha comportato un’ulteriore sanzione amministrativa di € 308.
L’attività è stata molto intensa, è durata tutta la notte, ha visto una grande sinergia tra Guardia Costiera e Guardia di Finanza e si è conclusa con l’erogazione di sanzioni amministrative per un ammontare complessivo di € 2308, una denuncia a carico del Comandante dell’unità ed il sequestro di attrezzi da pesca e del pescato che successivamente verrà donato in beneficenza.
Il Comandante Fusco ha manifestato il proprio apprezzamento per il lavoro dei militari dimostrando come il lavoro sinergico tra le diverse forze di polizia è garanzia di risultato. Si conferma la linea dura nei confronti di chi effettua pesca abusiva di specie ittiche sotto misura.
Quest’attività si innesta nel più ampio quadro di attività a tutela delle specie ittiche, obiettivo assegnato dal Ministero delle Politiche Agricole e Forestali e che il Comando Generale del Corpo delle Capitanerie di Porto persegue in maniera costante impartendo le direttive operative.