Amministrative, Aurelio Trupia: “Il bluff della raccolta indifferenziata”

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Premetto che la raccolta differenziata dei rifiuti deve continuare ad essere effettuata perché vuole dire rispetto verso l’ambiente che ci circonda è rappresenta un segno di grande civiltà, come confermato nel programma del candidato sindaco Francesco Miccichè e facilmente scaricabile dal sito internet.www.francescomicciche.it. Se poi rappresenta anche un risparmio, come ci ha fatto credere l’amministrazione Firetto, è tutto da verificare.

Ma ripercorriamo insieme tutto l’excursus storico della nascita della raccolta differenziata per comprendere meglio come siamo arrivati alla situazione attuale.

Era il lontano 2017 quando l’allora Assessore all’ambiente, Mimmo Fontana, avviava il servizio di raccolta differenziata nella nostra città, prima in alcune zone e poi dal 2018 in tutto il territorio. Ci era stato promesso (ANCHE QUESTA NON MANTENUTA), “una riduzione graduale dei costi e quindi delle tariffe”, “un modello di gestione come quello delle regioni più evolute d’Europa”. Invece dopo 3 anni, è sotto gli occhi di tutti lo scempio che ha prodotto questo tipo di raccolta differenziata, LA CITTA’ E’ UNA PATTUMIERA A CIELO APERTO, il verde cresce spontaneo senza parlare della ennesima promessa non mantenuta (ma questa non è una novità dell’amministrazione Firetto) sulla riduzione delle tariffe.

Per dimostrare quanto detto, partiamo dalla fine, cioè dalla relazione di fine mandato del Sindaco Firetto. (facilmente reperibile dal sito del Comune).

Nella sua relazione a pag. 14 riporta il costo del servizio pro-capite sostenuto dai cittadini agrigentini dal 2015 al 2019. Così riepilogati:

2015 €. 255,43; – 2016 €. 273,62;- 2017 €. 282,58;- 2018 €. 272,38 – 2019 €. 277,25.

Il costo del 2019 è in via presuntiva perché il Piano Economico Finanziario –PEF- non è stato ancora approvato e quindi sia per il 2019 che per il 2020 abbiamo pagato delle somme in acconto in attesa di avere un consuntivo. (CHE FORSE CI SONO DELLE MAGGIORI SOMME DA RICHIEDERE E IN CAMPAGNA ELETTORALE E’ SCONVENIENTE?).

Detto questo cercheremo di capire come nasce la tariffa. (OLTRE A FARE UNA OPERAZIONE VERITA’ FAREMO UNA AZIONE DI TRASPARENZA)

La norma che disciplina la materia dei rifiuti impone che i costi derivanti dalla erogazione del servizio (raccolta-smaltimento-spazzamento ecc) siano coperti per intero dalla tariffa che ognuno di noi paga attraverso le bollette che ci vengono inviate da Comune.

Senza avventurarci nel tecnico, bisogna dire che la tariffa è composta da una prima parte che ha natura squisitamente tecnica, per la copertura del servizio vero e proprio (raccolta-smaltimento-spazzamento-mezzi-personale) e da una seconda parte di natura amministrativa (accertamento-costi SSR-costi ATO GESA-conguagli anno prec. ecc).

Tutti questi dati vengono riepilogati in un documento che si chiama Piano Economico Finanziario –PEF.

Di sicuro la costruzione della tariffa non può prescindere dal suo elemento principale “LA MUNNIZZA”. Si perché, ANCHE in relazione ai rifiuti raccolti vengono determinati i costi in discarica o di conferimento negli altri impianti.

Per meglio comprendere quello che dico e dare una lettura d’insieme, ho predisposto un prospetto dove metto a confronto i consuntivi 2017- 2018 e il provvisorio 2019.

RIBADISCO CHE I DATI RIPORTATI, SONO DESUNTI DAI PIANI ECONOMICI FINANZIARI APPROVATI CON DELIBERE CONSILIARI n. 45 del 29/03/2018 per consuntivo 2018 e previsionale 2018 e n. 62 del 29/03/2019 per consuntivo 2018 e previsionale 2019

La prima cosa da evidenziare è come il costo tecnico per il 2017 pari ad €. 13.605.551,32 sia pressoché identico a quello del 2018 che è pari a €. 13.501.639,28 nonostante l’introduzione della raccolta differenziata, ma se confrontate il totale dei rifiuti raccolti trovate 34.559,90 tonnellate di rifiuti per il 2017 e 25.641,24 tonnellate per il 2018 ????????????

Com’è possibile che i cittadini agrigentini avendo prodotto 8.918,66 tonnellate di rifiuti in meno debbano sostenere un costo tecnico uguale al 2017. Quale illusione, quale magia è stata posta in essere?

Forse era meglio rimanere con la raccolta indifferenziata? Sicuramente NO, per rispetto dell’ambiente, MA CERTAMENTE QUALCOSA NON QUADRA.

A questo punto non chiedo per un amico, ma per tutti i cittadini agrigentini onesti e che credono nella differenziata, SINDACO FIRETTO O ASSESSORE HAMEL (Subentrato a Fontana)…  siete nelle condizioni di dare una risposta?

Per completezza d’informazione il costo complessivo del servizio per l’anno 2017 è stato €. 16.407.014,54 mentre per l’anno 2018 è stato €. 16.058.264,12 (grazie però agli introiti CONAI pari a €. 543.948,44).

Per il previsionale 2019 (ad oggi senza consuntivo), viene presa a base per il calcolo della tariffa, la stessa quantità di rifiuti del 2018 (ricordate 25.641,24 tonnellate) e il costo tecnico viene determinato in €. 12.466.130,82, ben €. 1.035.518,46 in meno rispetto al 2018. COSA E’ CAMBIATO DAL 2018 AL 2019? Nonostante questa riduzione il costo presunto per il 2019 è quasi uguale al 2018 cioè €. 16.028.915,04. Ultima considerazione, nel calcolo della tariffa vengono conteggiati ben €. 13.910.210,45 di crediti inesigibili, a quale periodo si riferiscono? Perche risultano inesigibili? Sono state espletate tutte le procedute per il recupero? Di chi la responsabilità? Tanto alla fine pagano sempre i cittadini onesti.

QUESTI SONO I DATI NUDI E CRUDI. SIAMO DI FRONTE AD UN GRANDE BLUFF, I CITTADINI DILIGENTEMENTE FANNO LA RACCOLTA DIFFERENZIATA IL COMUNE VIENE CLASSIFICATO RICICLONE MA LA BOLLETTA INVECE DI DIMUNUIRE AUMENTA, DOVE SONO I RISPARMI PROMESSI? CHIEDIAMO A CHI LA VISTO.

TUTTO QUESTO PER AMORE DELLA VERITA’ E DELLA TRASPARENZA.

Aurelio Trupia, assessore designato dal candidato sindaco Franco Miccichè.

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One Thought to “Amministrative, Aurelio Trupia: “Il bluff della raccolta indifferenziata””

  1. BISOGNA RIPUBBLICIZZARE NON SOLO ACQUA, RIFIUTI MA ANCHE CERTA SANITA’ CONVENZIONATA…..

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