Manoscritti contro Firetto ledono la sua figura. Interviene la magistratura. Il candidato Franco Miccichè solidale con il suo avversario

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In vista del ballottaggio ad Agrigento sono stati diffusi dei manoscritti con accuse contro il sindaco uscente Calogero Firetto; finiti gia’ in mano alla Procura della Repubblica di Agrigento.

“A seguito di testi come quelli oggi diffusi dall’avvocato Giuseppe Arnone, e da altri soggetti, tramite i miei legali avevo denunciato il ‘pericolo di un interessato inquinamento della campagna elettorale, attraverso false informazioni – dichiara il sindaco uscente Lillo Firetto – . Preciso che le accuse che mi vengono strumentalmente mosse sono già state considerate, nell’ambito di appositi procedimenti, totalmente infondate dall’autorità giudiziaria. A carico di chi ha diffuso simili infondate accuse già pendono procedimenti penali per gravi reati come diffamazione e stalking. Non posso non denunciare, che dall’inizio della campagna elettorale, plurime sono state le iniziative finalizzate a ledere la mia persona, – aggiunge Firetto – con il chiaro intento di dirottare voti verso altri candidati. Questo appare inaccettabile, poichè mina in radice la democrazia e la libertà di ogni elettore. Ciascuno ha diritto di decidere senza essere condizionato da falsità”.

E sulla vicenda interviene anche l’avversario di questo ballottaggio, il dotto. Franco Miccichè, il quale ha diramato il seguente comunicato stampa prendendo decisamente le distanze da chi ha diffuso quei manoscritti oggi al vaglio della procura. Miccichè dichiara: “Apprendo con mio grande disappunto di attacchi mediatici nei confronti del mio competitor da parte di miei sostenitori o presunti tali. Ho già avuto modo di dire e scrivere che io auspico una competizione corretta e leale. Capisco la reazione alle illazioni e alle contumelie che anch’io ricevo ogni giorno dai fan del mio avversario, ma questo non può giustificare reazioni scomposte e oltraggiose da parte dei miei sostenitori. Io non lo faccio e mai lo farò. Per questo li invito a mantenersi entro il limite del vivere civile e mi dissocio sin da adesso da quanti, nella foga di una campagna elettorale sui generis, si dovessero lanciare in azioni o affermazioni diverse dal mio modo di essere e di agire.

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