Nel mezzo del cammin di nostra vita, mi ritrovai…Melu Pullara

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“Il grido d’allarme del sindaco di Agrigento Lillo Firetto non è isolato. Porteremo la questione all’attenzione della Commissione Salute all’Ars, meravigliandoci dell’assordante silenzio”.

Anche io, come dichiara Firetto , non ci sto “Qual’e’ la risposta all’emergenza? Se dei malati più gravi del focolaio dell’Rsa di Sambuca di Sicilia sono stati trasferiti nell’ospedale di Agrigento e ora è al completo il prossimo malato dove sarà curato? La situazione è gravissima e comprendo la preoccupazione di Firetto e il suo grido d’allarme non è sicuramente isolato .Porteremo -annuncia Pullara- la questione martedì prossimo 20 ottobre al tavolo della sesta commissione all’Ars alla presenza dell’Assessore Razza e i componenti del comitato scientifico per l’emergenza Covid. Chiederò quale sia l’azione da mettere in campo per affrontare il dilagare dei contagi con il conseguente esaurimento dei posti in terapia intensiva specie nel nostro ospedale di Agrigento”.

Incredibile ma vero! Non siamo su scherzi a parte, ciò che state leggendo corrisponde alla pura e sana verità.

Chi scrive queste frasi drammatiche? Un comune paziente da ricoverare in ospedale? NO! Un paziente affetto da Covid 19 che non sa cosa fare e dove andare? NO! Una delle persone anziane colpite dal coronavirus nell’Rsa di Sambuca? NO! Una persona colpita da una bronchite? NO! Chi sarà costui che abbraccia senza alcun interesse l’appello del sindaco di Agrigento?

Presto serviti. Chi scrive è colui il quale avrebbe dovuto risolvere da almeno otto mesi i problemi che egli stesso pone, ovvero l’on. Carmelo Pullara, vicepresidente della Commissione regionale alla Sanità, dove insistono altri due onorevoli che nulla hanno fatto per la questione sanitaria agrigentina: La Margherita La Rocca Ruvolo e l’on. Riccardo Gallo. La prima presidente della commissione, il secondo componente della stessa commissione.

Anche in questo caso l’on. Pullara, non riesce a provare un briciolo di vergogna per le parole appena profferite in un misero comunicato stampa nel quale l’unico valore che lo stesso Pullara avrebbe voluto dare al suo “portentoso scritto” è quello di fornire un piccolo aiutino elettorale al suo candidato sindaco Lillo Firetto.

Parla come se fosse un estraneo, come se fosse un falegname, un fabbro, un muratore, come se a lui il problema non lo interessasse in prima persona. Ha dimenticato che sono otto mesi che non fa una mazza per la Sanità agrigentina, sin da quando nel nosocomio agrigentino si è scoperto che nell’anno del Signore 2020 si può morire ancora di malaria. Loredana Guida: purtroppo questo nome ancora oggi non riesce a scalfire minimamente le coscienze dell’assessore regionale Razza e di tutta la commissione regionale Sanità.

Lui “porterà in commissione la questione del caso”, ha scritto nel comunicato odierno. Cioè a casa sua!!! Ed ecco l’atroce sospetto: ma Pullara sa di appartenere alla commissione Sanitò o no?

Torniamo indietro. Scoppiò il caso, tutti mortificati, commossi e colpiti dal dolore per la perdita della cara collega. Presto Agrigento avrà il reparto di malattie infettive; faremo questo, faremo quello, tu chi mi dasti e iu chi ti detti. Bla bla bla, bla bla bla. Dove è il reparto di malattie infettive? Dove sono i percorsi anti Covid all’ospedale San Giovanni di Dio? Dove sono i posti letto in terapia intensiva? Dove andrebbe ricoverato, stasera, un paziente affetto da Covid 19?

Nel nosocomio agrigentino tutto è uno schifo. Nei prossimi giorni documenteremo una situazione talmente imbarazzante che lor signori componenti della commissione Sanità dovrebbero quantomeno dimettersi in meno di 5 secondi e l’assessore regionale Ruggero Razza dovrebbe cambiare mestiere.

E’ bagarre. Firetto, principale autorità sanitaria agrigentina, ha espresso la sua preoccupazione dopo l’inferno accaduto questa notte; i casi di Sambuca di Sicilia sono emblematici, preoccupanti, sconcertanti.

Ovvio che viene naturale chiedere all’on. Carmelo Pullara, componente della commissione Sanità, cosa ha fatto dal gennaio scorso, quando perse la vita Loredana Guida affetta da malaria? E il suo presidente della stessa commissione Margherita La Rocca Ruvolo, e il suo componente Riccardo Gallo? Tutti della provincia di Agrigento!

Oggi (ma tu guarda che coincidenza) in piena campagna elettorale, l’ex baronetto di Licata esce con un comunicato stampa da rabbrividire. Non si vergogna, non prova rossore, non riesce a recitare il mea culpa. Dove sono i posti in terapia intensiva contro il Covid all’ospedale di Agrigento? Dove sono i percorsi anti Covid? A che punto sono i lavori dell’ospedale di Ribera? Avete mosso un dito da quando è scoppiata l’emergenza Covid?

E’ un nostro sacrosanto diritto chiedere all’on. Pullara dove sia stato in questi lunghi otto mesi quando la Sanità agrigentina avrebbe dovuto avere il massimo apporto, prima dall’assessore Razza e poi da voi, componenti della Commissione Sanità?

Perchè Pullara oggi si scaglia contro Zappia, direttore generale Asp, che si è insediato da appena due mesi?

Non è assolutamente tollerabile che l’on. Pullara, come fanno i babaluci dopu ca chiovi, possa uscire in questo modo senza che si chieda egli stesso cosa abbia fatto in questi otto mesi, certamente molto prima dall’avvento del dott. Zappia?

Una volgare e misera azione politica in un momento delicato come quello odierno?

Pullà, parlamuni chiaru: hai fatto parte, nella qualità di Capo Provveditore all’Asp di Agrigento, quando a dirigere la Sanità agrigentina c’era il più chiacchierato direttore generale di tutta Italia, Lucio, Salvador Ficarra il quale, forse anche con la tua complicità, si è vantato di aver lasciato l’Asp agrigentina con un bilancio attivo di 18 milioni. Poco importa se poi nei reparti mancavano coperte, cuscini e garze. E in epoca Covid? Rircordi, Carmè, che mancavano guanti e mascherine? E tu unni eratu? Chi facivatu?

No, Pullara, non ci siamo. Non pensare di abbindolare il popolo perché i tempi delle favole sono finiti da un pezzo. La salute è un bene di tutti. Pullara dica a tutti noi, cosa si sarebbe potuto fare per l’ospedale di Agrigento con 18 milioni di euro in più che invece, unitamente al Ficarra, avete lasciato nel cassetto? Meritavate un premio, un incentivo, un cotillons?  Quei soldi risparmiati, grazie alle vostre straordinarie virtù, a scapito di chi?

Certo, adesso il Direttore Generale dell’Asp dovrà avere il suo gran da fare. A Zappia, prima che viene surclassato da una classe politica che della Sanità ne ha fatto una fortuna, diamo un consiglio: controlli l’ospedale di Agrigento e vedrà che non c’è una sola cosa al suo posto; si piazzi con una tenda a Ribera per far ultimare nel più breve tempo possibile i lavori per la trasformazione in unità Covid; è possibile che stanotte tre dei sei vecchietti colpiti dal Covid in quel di Sambuca, prima vengono trasferiti ad Agrigento e poi, causa pienone, vengono ritrasportati a Sciacca? Nello Sri Lanka non crediamo possano accadere simili episodi.  Non aspetti altri morti, esigenze politiche e situazioni di circostanza per mettere in atto il suo operato.

Non segua le dichiarazioni di Pullara, vada avanti, vada oltre.

Pullara, taliami nell’occhi: vergognati!

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One Thought to “Nel mezzo del cammin di nostra vita, mi ritrovai…Melu Pullara”

  1. Complimenti direttore!
    Ma questo Pullara non conosce vergogna.
    Ricordiamo bene le sue imprese accanto al grande manager Ficarra!
    Vicepresidente alla commissione sanità a sua insaputa

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