Alle ore 7.00 la TV, di questo nostro 10 dicembre, fa vedere un frammento di video nel quale come prima notizia mostra un gol di Paolo Rossi; Rossi segna un gol tra Zico e Falcao. Abbiamo capito, in quel flash di Italia-Brasile c’è qualcosa di tragico. C’è una brutta notizia nell’aria, triste tristissima che nessuno l’aspettava. E’ scomparso Paolo Rossi.
Ricordo Paolo Rossi per le vie della città, Vicenza, città elegante, piccola e raccolta, quieta e silenziosa, ma grande frastuono di voci, d’attesa e di vittoria esplodevano la domenica pomeriggio, allo Stadio Menti, (erano gli anni di fine Settanta), dove il Lanerossi Vicenza vinceva e scalava la classifica della serie A, e molti gol li segnava Paolo Rossi.
Il Vicenza, quasi in vetta alla classifica, “squadra di provincia”, titolava la stampa sportiva, teneva testa alle squadre metropolitane come Milan, Inter, Roma, Napoli, Juventus, ecc.
Paolo Rossi era apprezzato da tutti, ammirato da tutta la città sportiva, ed era un idolo per i ragazzi perché si presentava giovanissimo, mite e sorridente. Pareva un ragazzo della curva Sud, sceso in campo per giocare a palla.
In campo, smilzo e leggero, era ancora un giovinetto dalla forza atletica in formazione; nell’agone della disputa “sotto porta” coglieva l’attimo favorevole e con il suo guizzo, rapido e arguto, calciava la palla in rete, a sorpresa, e mettendo tutti a tacere. Gridavano e saltavano di gioiai invece i ragazzi della curva Sud del mitico Stadio Menti, mentre il fischio dell’arbitro sanciva “palla al centro”.
Successivamente, gli anni trascorsi nei campionati con la Juve e le presenze in Nazionale, confermarono le qualità sportive e umane di un grande campione.
Anni felici, indimenticabili, di grande entusiasmo, furono quelli vicentini; di grandi risultati professionali quelli nella Juve.
Le pagine più gloriose, intensamente vissute da tutti gli sportivi italiani furono quelle giocate con la squadra degli Azzurri della Nazionale Italiana.
Oggi il rimpianto per la scomparsa di Paolo Rossi è sentito da tutta la Nazione.