S’era rifornito per “coprire” la “piazza” di spaccio in vista delle festività natalizie o, forse, in vista del nuovo lockdown di cui si parla tanto, a livello nazionale, negli ultimi giorni? Era il 24enne che avrebbe provveduto allo spaccio o era semplicemente un intermediario/corriere? Sono questi alcuni degli interrogativi che frullano ancora nella mente dei carabinieri. Domande che, probabilmente, non avranno mai una risposta precisa, anche se l’attività investigativa prosegue. Il 24enne, incensurato e pertanto insospettabile, di Casteltermini è stato però trovato – mentre passeggiava per le strade del centro di Casteltermini – in possesso di 300 grammi di cocaina. Un unico panetto custodito in uno zainetto, che avrebbe dovuto essere naturalmente suddiviso in dosi, che avrebbe fruttato – tenendo conto che un grammo di polvere bianca costa 50 euro – qualcosa come 15 mila euro.
Ad intercettare, bloccare, perquisire e arrestare – per detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio – il 24enne castelterminese sono stati, nella serata di ieri, i carabinieri del Norm della compagnia di Cammarata che è coordinata dal capitano Sabino Dente. Dopo le formalità di rito, il giovane è stato posto agli arresti domiciliari e rischia, adesso, una pena che va da 6 a 20 anni e una multa che oscilla da un minimo di 26 mila ad un massimo di 260 mila euro.
I 300 grammi di cocaina, in termini proporzionali con la realtà di Casteltermini, vengono ritenuti un “carico” importante. “La cocaina sarebbe stata destinata principalmente a Casteltermini che, però, è vicina a Cammarata e Mussomeli – ha spiegato il capitano Sabino Dente che coordina la compagnia di Cammarata – . Riteniamo che possa essersi trattato di un rifornimento pre-feste, ma si parla anche di una ‘zona rossa’ in coincidenza con Natale e Capodanno e quindi un nuovo divieto di spostamento fra Comuni”. Non c’è certezza sulla provenienza della droga. Non è escluso – anzi sembrerebbe essere l’ipotesi investigativa privilegiata – che quella “roba” possa essere arrivata da Palermo.
“Questa sostanza sarebbe stata immessa sull’illegale mercato nel giro di una settimana – ha spiegato il capitano Sabino Dente – e sarebbe stato un disastro. Avrebbero potuto esserci conseguenze gravi per un giovane o un giovanissimo”.
I militari dell’Arma della compagnia di Cammarata hanno anche controllato 40 autovetture e 60 persone ed inoltre sono anche state eseguite diverse perquisizioni (veicolari e personali).