Non morì a causa di quella lite tra vicini di casa finita male.
A dirlo è la relazione medio-legale firmata da Antonio Guajanam sulla base della quale il Pm Chiara Bisso, ha chiesto l’archiviazione della richiesta avviata, per l’ipotesi di reato di omicidio preterintenzionale a carico di un uoo di 66 anni.
il 64enne che lo scorso 14 luglio, non sarebbe quindi morto a causa dei colpi ricevuti durante la scazzottata in Via Petrarca, mentre litigavano circa lo smistamento della posta nelle cassette. Il 64enne era poi rientrato a casa, dove si era accasciato, morendo.
nella realazione il medico legale scrive: “Il decesso è da attribuire a morte improvvisa cardiogena in soggetto diabetico, iperteso e cardiopatico”.
Poi si legge ancora:“nessuna delle condizioni traumatiche può avere inciso nel determinare il decesso”.
Il medico legale ha esaminato pure i traumi e le contusioni riportate sul volto arrivando alla conclusione che non vi è prova che possano essere stati provocati dai colpi ricevuti nel litigio ipotizzando anche che possano essere la conseguenza della caduta.
Per l’indagato è stata quindi chiesta l’archiviazione.