In Sicilia il tasso di positività più alto d’Italia. A rischio la scuola in presenza dall’11 gennaio, e la dichiarazione di “regione rossa”
La Sicilia nella morsa del Covid rischia di subire ulteriori restrizioni. Ieri l’isola ha registrato un altro aumento di nuovi casi di coronavirus. E, soprattutto, si è registrato il tasso di positività (ovvero il rapporto positivi-tamponi) più alto d’Italia. Sembra proprio che la terza ondata sia già arrivata in questi ultimi giorni di festività natalizie. Nonostante le restrizioni le festività non hanno portato bene all’Isola, dove, di giorno in giorno, aumentano i nuovi positivi. Ieri sera si è svolta un’apposita riunione tra il Governo Musumeci e il Comitato tecnico scientifico regionale dal quale è atteso un parere definitivo su ulteriori restrizioni. In particolare vi è il rischio che le scuole superiori non riprendano la didattica in presenza al 50% da lunedì 11 gennaio, come annunciato ieri dal governo regionale. L’assessore regionale alla Salute, Ruggero Razza, commenta: “La crescita dei contagi non è inattesa. E’ il risultato di comportamenti che tutti abbiamo avuto modo di rilevare, e che sono documentati anche da alcune immagini arrivate dalle nostre città. Se da un lato osserviamo, fortunatamente, un’incidenza non critica dei ricoveri ospedalieri, dall’altro è opportuno prevedere concrete azioni contenitive adeguate alla situazione. Abbiamo affrontato questi temi nella seduta del Comitato tecnico scientifico regionale”. Nel frattempo, in tema di zone colorate e relative restrizioni, l’ultimo decreto del Consiglio dei ministri stabilisce dei parametri di valutazione delle fasce colorate in senso più restrittivo. Ad esempio per passare da giallo ad arancione ci vorrà un indice di contagio Rt di 1, mentre prima era di 1,25. Si passa da arancione a rossa con Rt a 1,25, mentre prima era 1,50. Per sapere cosa succederà dall’11 gennaio in poi si dovranno attendere i dati del monitoraggio di domani 8 gennaio, sulla base dei quali si deciderà il colore di ogni singola regione. La Sicilia rischia la zona rossa: secondo gli studi statistici fatti dal gruppo di ricercatori del dipartimento di Scienze economiche, aziendali e statistiche dell’Università di Palermo, l’Rt della Sicilia oscillerebbe tra 1,26 e 1,37, con una velocità di raddoppio stimata in poco più di quattro giorni. Se questa proiezione dovesse essere confermata anche dagli studiosi a livello nazionale allora la Sicilia potrebbe rientrare in zona rossa, con restrizioni molto severe.