Genitori inkazzati con il sindaco. A casa gli scienziati e i pedagogisti Pestalozzi e Montessori; W la ministra Azzolina!

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Hanno più volte sottolineato che da parte loro non c’è alcun tentativo di strumentalizzazione e che anzi, il fine della lettera debitamente firmata “tenta a garantire alla comunità un giusto contemperamento tra le istanze di tutela della salute pubblica ed il diritto allo studio, come stabilito dalla normativa nazionale”.

Se poi, forse in modo poco oculato e mal celato, nella stessa lettera il sindaco di Agrigento Franco Miccichè viene accusato di essere un “tiranno” e che le sue ordinanze sono “abnormi e illegittime”, tutto può far parte del gioco. Se poi ancora si dichiara testualmente che “l’irragionevolezza e l’abnormità dei provvedimenti presi  dal primo cittadino sono suscettibili di determinare danni gravissimi e irrecuperabili al processo formativo e di crescita degli alunni”, quella parvenza di buonismo e quel tentativo di non voler strumentalizzare, a nostro modo di vedere (e ribadiamo a nostro modo di vedere) sembrano essere svaniti nel nulla.

Non ultimo (ma ci fermiamo qui) quel passaggio straordinario della lettera che fa riferimento alla politica, quando si sottolinea quel “come stabilito dalla normativa nazionale…”; a noi sa tanto di aria purificatrice. Del resto se si fa riferimento alla normativa nazionale vuol dire che lo ha stabilito la ministra Azzolina.

Dunque, i genitori, scontenti del fatto che il sindaco, con atti sacrosanti, (e ribadiamo sacrosanti) abbia chiuso le scuole agrigentine, per certi versi e visti i contenuti appena letti, si sostituiscono quasi alla scienza, la quale, a sua volta, ancora oggi non è riuscita a comprendere bene tutte le mosse (e contromosse) di questo maledetto Covid 19.

Chapeau dinnanzi a tanta sapienza di genitori indottrinati i quali, come per incanto, portano numeri e dati scientifici come se fossero seduti al posto dei vertici mondiali dell’Organizzazione Mondiale della Sanità.

Oltre la scienza, i genitori illuminati, sfornano anche una linea pedagogica di tutto rispetto quasi a sostituirsi alle povere figure del passato che hanno fatto la storia dell’educazione scolastica, Maria Montessori e Joan Heinrich Pestalozzi.

“Gli abnormi provvedimenti adottati dal sindaco possono creare danni gravissimi e irrecuperabile al processo formativo e di crescita degli alunni”. Leggere frasi del genere, almeno a me, fa tanto male agli occhi.

A nostro modo di vedere, i genitori in questione, riescono a dare anche qualcosa in più rispetto a Maria Montessori, la quale ha avuto il torto di essere “soltanto” una educatrice, pedagogista, medico, filosofa, neuropsichiatra infantile e scienziata e non una politica!

Maria Montessori non è stata una politica. Loro, i genitori, si aggrappano invece alla “normativa nazionale” la quale inesorabilmente non può che essere stata partorita dalla politica e soprattutto da una donna alla quale è stato detto: “Tu vai a fare il ministro della Pubblica Istruzione…”

Quella stessa donna, detentrice del “verbo” per i genitori, che ha fatto spendere agli italiani qualcosa come centinaia e centinaia di mila euro per acquistare i banchi con le rotelle.

Il Covid 19 avanza, i numeri sono sempre più impressionanti, i contagi sono micidiali (ovunque e con chiunque) e la Sicilia, ancora oggi, è la prima regione italiana ad esserne la più colpita.

Il sindaco di Agrigento, così come tantissimi altri omologhi italiani, ha fatto benissimo a prendere un provvedimento tanto serio quanto dovuto, dettato soprattutto da un momento di totale incertezza che nessuno, al mondo, attualmente sa rendere certo.

Miccichè tiranno? Beh, potrebbe anche esserlo, ma non gli si può negare che il suo provvedimento, giusto o sbagliato che sia, serve anche a tutelare la salute dei figli di quei genitori che tanto lo stanno contestando.

Che piaccia o no, è così…

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11 Thoughts to “Genitori inkazzati con il sindaco. A casa gli scienziati e i pedagogisti Pestalozzi e Montessori; W la ministra Azzolina!”

  1. Marina

    Avendo due figli in età scolastica sono inserita in diversi gruppi (tra scuola e attività sportive). Non mi risultano lamentele riguardo l’ordinanza del Sindaco Francesco Miccichè, piuttosto ho sentito madri preoccute in merito all’ordinanza di Musumeci. Tutte noi mamme abbiamo sperato che il nostro Sindaco tutelasse i nostri figli. Dunque, per me e per gli altri genitori che ho potuto ascoltare, quella del Sindaco, è stata una saggia decisione. Grazie Sindaco????????????

  2. Loredana

    Le scuole elementari e medie sono piene di bambini positivi e così anche le loro rispettive famiglie. Il Sindaco Micciche non poteva fare diversamente. Ho tre figli piccoli, un compagno di uno di loro è risultato positivo, anche i suoi familiari hanno scoperto di esserlo. Quindi, Lunedi abbiamo dovuto fare tutti i test. Ansia, paure etc. Grazie sindaco per aver tutelato i nostri figli

  3. Roberto

    L’articolo trasuda demagogia, rabbia e scarso senno. Oltre al giusto e al sbagliato c’è anche un problema di legittimità. Abbiamo votato un sindaco perché si occupi della res publica LEGGITTIMAMENTE, perché oggi si chiama chiusura delle scuole, domani si potrebbe chiamare in altro modo. Un altro problema che l’articolo ignora volontariamente è quello dei ristori a tutte le imprese del settore educativo che un’amministrazione comunale non potrà mai predisporre autonomamente. Questa è una protesta CIVILE, non fatta di slogan e urla. Prima di tutto c’è da apprezzare questo. Impariamo a confrontare le idee, non lanciamo sempre i rami e le pietre come le scimmie di 2001 Odissea nello spazio, perché non ci sarà un’altra stele a farci rinsavire.

    1. Lelio Castaldo

      Visto che abbiamo pubblicato alcuni stralci di una lettera i cui diversi contenuti fanno molto discutere (eufemismo massimo), non esitiamo a pubblicare anche il commento del sig. Roberto nel quale per alcuni contenuti non riusciamo a trovare nemmeno l’eufemismo, previa la carcerazione a vita.
      Detto ciò, ammettiamo il fatto di non essere a conoscenza che il ristoro agrigentino procurato dalla presenza degli alunni a scuola potesse incidere sul Pil nazionale. Così come non nutriamo alcun dubbio che il sindaco Miccichè possa operare in modo legittimo (io al posto del sig. Roberto legittimo lo scrivo con una G…). Insinuazioni che sono talune volte pesanti (opera in modo illegittimo) e talune volte da scherzi a parte (i ristori agrigentini). E poi….quel pericolo dietro l’angolo che chissà quale atto tirannico possa compiere il nostro sindaco!!!
      Scarso senno il sottoscritto? Può darsi Roberto, e la ringrazio perchè almeno una piccola quantità me la concede. Io, al suo commento, non posso attribuire nemmeno il titolo di scarso senno. Per me, non me ne voglia, è solo scarso; ma non di senno, di tutto…

      1. VALERIA MESSINA

        Condivido in pieno la scelta del sindaco di Agrigento.

  4. leonardo

    Forse non tutti sanno che il sindaco è anche medico ed è lavora da molti anni nel dipartimento di prevenzione dell’ASL

    di Agrigento e quindi ha tutte le competenze per decidere di chiudere le scuole o qualsiasi altra attiviita’, poi dire che è un

    despota è tanto per dire qualcosa!

  5. Philips

    Sarebbe opportuno verificare da quale parte politica provengono queste mamme che di sanno di cultura,e di scienza, e visto che la lettera è debitamente firmata” non penso sia difficile accertare.. Poi se ne ricavano gli scopi e le conseguenze. Hai fatto benissimo, caro SINDACO Franco Miccichè.

  6. Giusi

    Ringrazio il sindaco per la saggia decisione presa e condivido in pieno la priorità di salvaguardare la salute di tutti i cittadini. In riferimento a coloro i quali chiedono insistentemente di riaprire la scuola, in una situazione a dir poco critica, io mi chiedo se è solo una presa di posizione per motivi logistici personali o se è effettivamente per l’importanza del valore educativo – didattico che si attribuisce alla scuola? Se fosse per la prima ovviamente mii rifiuto di commettare perché in una situazione di pandemia e quindi di emergenza la soluzione purtroppo e sottolineo purtroppo si deve trovare. Se fosse per la seconda mi Sento di dire che effettivamente nessuno strumento digitale può sostituire la didattica in presenza e l’aspetto relazionale educativo che in ambito scolastico si vive, ma qualora all’interno delle classi vi fossero alunni positivi asintomatici ( come sono stati trovati dagli screening fatti nei giorni scorsi al caos) , e che per fortuna visto le scuole erano chiuse non hanno potuto contaggiare nessuno, come la mettiamo? Gli insegnanti, i compagni, il personale ATA e anche i familiari degli altri alunni e di genitori che preferiscono o scelgono sensatamente di salvaguardare la salute prima di tutto, sono da non considerare?. Non parliamo poi della scuola dell’infanzia dove i bambini sono tutti senza mascherina e dove il distanziamento sociale è impossibile da mantenere. Li gli insegnanti non contano. Mahh. Quando conviene è scuola, quando non conviene è parcheggio.. Io rinnovo il mio grazie al Sindaco Micchiche’ per avere scelto la salute dei cittadini e soprattutto auguro a tutti i genitori, insegnanti e soprattutto alunni di tornare presto in classe, questo sicuramente significherebbe che la situazione è migliorata e che saremo al sicuro. Buona giornata

  7. Giusi

    Ringrazio il Sindaco Micciche ‘per aver preferito salvaguardare la salute di molte famiglie, di insegnanti e soprattutto di bambini, a discapito di contestazioni e richieste di apertura di scuole secondo la mia opinione scellerate. Forse queste persone hanno contenza che la nostra sanità agrigentina sia pronta ad affrontare un emergenza di tale portata? O forse si deve per forza toccare con mano prima di prenderne consapevolezza? Voglio sottolineare che la scuola è un luogo fondamentale per la crescita educativa, culturale e sociale dei nostri ragazzi, ma la stragrande maggioranza dei genitori preferisce la salvaguardia della loro salute e anche della nostra, visto che molti ragazzi sono risultati positivi asintomatici e quindi potenziali diffusori del virus che ad altri magari non li avrebbe fatti essere asintomatici. Detto ciò credo che chi governa la città ha l’obbligo di fare delle scelte per il benessere di tutti. Rinnovo i miei ringraziamenti al Sindaco e gli auguro un sereno lavoro.

  8. VALERIA MESSINA

    Condivido in pieno la scelta del sindaco di Agrigento.

  9. Maria

    Non ho capito il motivo del contendere. Ci sono 15 casi al giorno di contagio in città. Ci sono dei bambini che sono risultati positivi al tampone e che sarebbero andati a scuola a infettare i compagni e un gruppo di mamme, magari avvocato o magistrato, ha pensato bene di prendersela con il sindaco che vuole proteggere bambini, genitori e insegnanti. E questo perché? perché devono scaricare i figli a scuola “subito”. Non possono più aspettare. E scomodano leggi e codici per far notare quanto sono egoiste

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