A Palermo, in via Schiavuzzo, dove abita la famiglia della piccola Antonella, morta due giorni fa per aver forse partecipato ad una blackchallenge su Tik Tok, sono apparsi palloncini e striscioni, nei quali si legge: “Il tuo dolce sorriso non lo dimenticheremo mai. TI amiamo Principessa”.
Sono tutti stravolti dal dolore, parenti e amici.
Intanto oggi sul corpo della piccola di 10 anni, dal quale sono stati espiantati gli organi, verrà effettuata l’autopsia, e poi potrà tornare a casa per il funerale.
I genitori intervistati da Repubblica hanno raccontato come la piccola avesse ricevuto il telefonino per il suo decimo compleanno, che ballava cantava e voleva essere la star del famosissimo social.
E intanto in quel suo cellulare, sequestrato dagli inquirenti, si nasconde presumibilmente la verità su quello che le è accaduto, considerato che la bambina aveva più profili su Facebook, Tik Tok e anche youtube dove sarebbero stati caricati dei video in cui lei parlava sottovoce.
Quei minuti in bagno sono stati fatali, e a quanto dichiara il papà della piccola, quella cinta che si stringeva al collo, gliel’aveva data lui, su richiesta della figlia.
“Era una bambina solare e allegra ma anche ubbidiente, eppure penso che in quei 5 minuti non sia stata più lei” – continua il papà, distrutto dal dolore.
Intanto da ieri e fino almeno al 15 febbraio il garante per la protezione dei dati personali ha disposto il blocco immediato per Tik Tok dei dati degli utenti per i quali non è stata accertata con sicurezza l’età anagrafica.