Conferenza al Comando dei Carabinieri di Agrigento dopo l’arresto del fisioterapista che avrebbe violentato pazienti disabili fisiche o psichiche.
I Carabinieri della Compagnia di Agrigento, in collaborazione con i colleghi del Nucleo operativo radio-mobile, hanno arrestato ai domiciliari un operatore sanitario, specializzato in fisioterapia, perché durante le sessioni di riabilitazione avrebbe violentato pazienti con disabilità fisiche e psichiche. Le indagini si sono protratte nel corso delle ultime settimane. Sono stati utilizzati strumenti di intercettazione audio e video. I riscontri sono stati minuziosi e attenti. Secondo i Carabinieri vi sono diversi episodi di violenza sessuale da valutare, ma la condotta posta in essere dall’uomo sembra essere inequivocabile: approfittando delle difficoltà fisiche, soprattutto mentali, delle pazienti, durante i trattamenti di fisioterapia lui avrebbe assunto atteggiamenti equivoci, sessualmente espliciti, fino a compiere veri e propri atti di violenza sessuale sul materassino che non avrebbe consentito alle vittime di ribellarsi. I Carabinieri durante una seduta sono piombati nello studio, allontanando l’operatore sanitario da una donna, che nel frattempo tentava di divincolarsi. L’inchiesta è stata coordinata dal procuratore capo Luigi Patronaggio, e dalla sostituto procuratore, Paola Vetro. E nel merito dell’operazione dei Carabinieri sfociata nell’arresto del fisioterapista, interviene il difensore, l’avvocato Giuseppe Scozzari, che afferma: “Apprendo solo dai giornali le accuse mosse al mio assistito. Apprendo altresì che si terrà a breve una conferenza stampa sul tema. Preciso che: indagato e difensore non sono ancora stati messi nelle condizioni di conoscere il capo di accusa ancorché provvisorio. Il fermo non è ancora convalidato. In uno stato di diritto non dovrebbe accadere che la stampa conosca prima degli interessati fatti e atti oggetto di indagine anche e soprattutto con riferimento ad accuse relative a reati di natura così delicata. Sì invita ad una riflessione in merito.”
Angelo Ruoppolo (Teleacras)