I dettagli sulla finanziaria

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Alcuni dettagli sulla finanziaria appena approdata in Assemblea. La relazione introduttiva del governo. Tagli, investimenti, precari e altro.

La manovra finanziaria della Regione Siciliana ammonta a ben 2 miliardi e 161 milioni di euro. Infatti il pagamento a rate in 10 anni, secondo accordo con lo Stato, del disavanzo da 1 miliardo e 700 milioni di euro, determina una finanziaria di ben 2.161 milioni di euro. Ciò è quanto tra l’altro emerge dalla relazione introduttiva al testo della legge di stabilità regionale trasmesso dal governo Musumeci all’Assemblea Regionale, e adesso all’esame degli uffici di Presidenza prima dell’assegnazione alle Commissioni di merito e al Bilancio. Nella stessa relazione si prevede un compensazione tra tagli alla spesa, come pretende Roma, e investimenti. Infatti si legge: “Si potrà realizzare una riqualificazione strutturale con interventi orientati verso la razionalizzazione e la riduzione delle uscite correnti, nonché un incremento degli investimenti nel solco delle misure già intraprese dal governo Musumeci”. E poi ancora, nell’ambito del monitoraggio e della vigilanza sulle iniziative di contenimento della spesa, nella relazione introduttiva si legge ancora che “su tali misure annuali sarà effettuato un confronto con il governo statale ai fini della verifica del rispetto puntuale delle previsioni dell’accordo”. E nella relazione di palazzo d’Orleans, sede della presidenza della Regione, si commenta: “Non si tratta del più favorevole accordo possibile ma è quello che contiene le condizioni migliori che si sono potute ottenere dal serrato negoziato a fronte delle rigorose richieste del governo statale”. Il disegno di legge sulla finanziaria è composto da 72 articoli. In meno di due settimane la manovra dovrà essere approvata in aula. L’accordo Stato-Regione indica il 28 febbraio come termine ultimo. Il tempo stringe, ed ecco perché gli uffici di Presidenza dell’Assemblea sono impegnati in un eventuale “alleggerimento”, tra virgolette, della finanziaria rimandando alcune norme ad altri disegni di legge stralcio. Nel frattempo, quale è la prospettiva per i precari prospettata dal governo nella proposta di finanziaria? La risposta è stabilizzazioni e pre-pensionamenti. In particolare, l’assessore regionale al Lavoro, Scavone, ha previsto per circa 5mila Asu (impegnati da una decina d’anni in attività socialmente utili) l’applicazione della norma statale che prevede la stabilizzazione anche con contratti a tempo parziale. Il governo inoltre tenterà di risparmiare attraverso i prepensionamenti: infatti, la Regione è pronta a offrire ai lavoratori tra i 65 e i 70 anni di età la possibilità del pensionamento con l’integrazione dell’assegno Inps, anziché proseguire il servizio e incassare lo stipendio.

Angelo Ruoppolo (Teleacras)

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