Modello Draghi, Musumeci e partito unico

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Il modello “Draghi” in Sicilia, il progetto del partito unico di centrodestra, la ricandidatura di Musumeci: gli interventi incrociati di Gianfranco Miccichè e Giampiero Cannella.

Il modello “Draghi” in Sicilia? Forza Italia: sì, perché no. Fratelli d’Italia: no grazie. Il coordinatore regionale di Forza Italia e presidente dell’Assemblea Regionale, Gianfranco Miccichè, riflette così: “L’esperienza Draghi è altamente positiva. E se il Premier rimarrà al suo posto, perchè nelle regioni dovremmo muoverci diversamente? Per la Sicilia ho detto che il mio desiderio è allargare la coalizione. Ormai è fondamentale governare con una coalizione di maggioranza seria e moderata. Approfittiamo della grande svolta di Draghi, che supera ogni ideologia”. Poi Miccichè interviene nel merito del partito unico di centrodestra, proposto da Salvini e condiviso da Berlusconi, e replica: “Quando iniziammo nel ’94 la nostra esperienza col maggioritario, immaginavo che si potesse fare un partito del centrodestra che contrastasse quello del centrosinistra. Ma in questi 27 anni ci siamo resi conto che, se le differenze di tipo ideologico erano venute meno, ne sono emerse altre di tipo territoriale. L’Italia è malamente divisa in due. Il Nord ricco e il Sud povero. La Lega rappresenta il Nord e non ha voglia di spartire alcunchè con il Sud. Capisco che Forza Italia ha i voti quasi esclusivamente al Sud, e questo fa gola a Salvini. Dopodiché, dopo l’annessione, cosa otterrebbe? I parlamentari sono sempre quelli, passerebbero solo sotto una sigla diversa. Dico no: è un’operazione pericolosa per tutti”. Poi Gianfranco Miccichè interviene a proposito della ricandidatura di Musumeci a presidente della Regione, frena e spiega: “Mi è stato garantito che non ci sarà alcuna fuga in avanti. La manifestazione di Musumeci sabato prossimo a Palermo sarà solo un consuntivo dell’attività svolta. Nello Musumeci ha tutti i diritti di candidarsi, quattro anni fa lo ha fatto e siamo stati tutti costretti a seguirlo. Ma stavolta decideremo insieme”. E sul modello “Draghi” in Sicilia, non osteggiato da Miccichè, controbatte il segretario per la Sicilia occidentale di Fratelli d’Italia, Giampiero Cannella, che commenta: “Il modello ‘Draghi’ in Sicilia? Mi pongo due questioni. La prima: dove è il ‘Draghi’ siciliano? La seconda: lo dovremmo fare con le forze politiche che hanno portato alla vittoria e poi sostenuto il modello Crocetta? Cioè il Partito Democratico di Lumia? Se è questa l’ipotesi, è chiaro che è no, mi pare assolutamente improponibile per gli elettori“. E poi Cannella, in riferimento al progetto del partito unico di centrodestra, ribadisce: “Vorrei ricordare che Fratelli d’Italia è rimasta fuori dalla coalizione che sostiene Draghi per scelta e non per sfiducia o mancanza di stima nei confronti del Premier, che rimane figura autorevole e con forti legami internazionali, e che ha dimostrato grandi capacità. Ma Fratelli d’Italia è rimasta fuori per la coalizione che si è formata attorno a questa ipotesi, che è la stessa coalizione, più o meno, che aveva dato pessima prova di sè con i Governi Conte”.

 

Angelo Ruoppolo (Teleacras)

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