Nella nuova società consortile che dovrà gestire il servizio idrico in provincia di Agrigento la parola “Girgenti” è stata messa al bando. I sindaci dell’assemblea dell’Ati che giovedì scorso si sono incontrati per un confronto con il commissario Gervasio Venuti, tra le altre cose hanno discusso della denominazione della nuova società.
Tutti hanno convenuto sulla necessità di non utilizzare più “Girgenti” come “naming aziendale”, forse per cancellare un periodo storico caratterizzato da disservizi e culminato nei giorni scorsi da un terremoto giudiziario che ha coinvolto i vertici della società che fino al 2018 ha gestito il servizio idrico integrato nei Comuni della provincia
Ci sono tre possibili denominazioni al vaglio dei sindaci, ognuno farà le sue valutazioni “e si sceglierà entro il 29 – dice il presidente dell’Ati Francesca Valenti – in modo assolutamente trasparente e democratico”. Di atteggiamento equilibrato e condiviso la Valenti sta parlando spesso in questi giorni, sottolineando il senso di responsabilità con cui tutti i sindaci sono impegnati nella definizione delle procedure per il varo dell’azienda consortile.
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