“Adesso è il momento delle decisioni, è inutile nascondere la polvere sotto il tappeto”. Rosalba Cimino, deputata del Movimento 5 Stelle, spiega la sua posizione dopo la decisione di Beppe Grillo di “tagliare fuori” Giuseppe Conte: “Il Movimento 5 Stelle attraversa da tempo un periodo difficile, credo che il problema principale di questi ultimi 3 anni sia stato proprio quello di ritrovarci a governare un Paese senza una struttura sui territori che potesse tutelare l’interesse stesso degli elettori e dei cittadini che ci onoriamo di rappresentare. Finora non sempre siamo stati all’altezza delle aspettative. Ciò non significa che siamo in una situazione irrecuperabile, i problemi del Paese sono altri, non le nostre diatribe interne”. “Beppe è stato il nostro fondatore ed è il nostro garante – spiega ancora Cimino – in questi anni ha tracciato una linea nei momenti più difficili. Adess posso dire che non me lo sarei aspettato uno spettacolo teatrale piuttosto che una discussione seria in un momento di evoluzione così forte. Giuseppe Conte si è nuovamente contraddistinto per la sua autorevole serietà che ha ampiamente dimostrato nei 2 anni di governo, trovandosi a gestire una crisi grave come quella che ci è piombata addosso”. La deputata crede che una via d’uscita sia possibile ripartendo dai territori: “Ripartiamo con i valori che ci ha trasmesso Grillo e la competenza di Giuseppe Conte. Ora o mai più. Movimento o Partito che sia, ma con testa e cuore.
Siamo entrati in Parlamento non per i nostri interessi, ma per “combattere” il vecchio modo di far politica dei partiti che finivano per spaccarsi in correnti e correntuccie. Allo stato attuale siamo alla stessa stregua di un “Renzi” qualsiasi che gioca a rompere piuttosto che avere una visione complessiva del futuro degli italiani. Mi interessa molto di più pensare e credere alla Rinascita, con i giovani, la cultura, il turismo, le imprese, l’innovazione, la transizione ecologica, la riforma della giustizia… lavorare sulle idee e non sulle singole persone in cerca di continua e vacua popolarità. Detto ciò – conclude Cimino – credo nel Movimento che mi ha dato questa opportunità ma voglio che sia la volta buona, in cui si faccia seria autocritica e non ricada più negli stessi errori. Facciamolo per il Paese”.