Nell’hotspot di Pozzallo, registrati ingenti danni dopo che per protesta, i migranti hanno appiccato un fuoco ad un cumulo di materassi. Dopo, alcuni di essi si sarebbero dati alla fuga. Sarebbero 35 i migranti che si erano allontanati durante i momenti concitati, ma a quando dichiara il sindacato Fsp Polizia, sarebbero stati tutti rintracciati.
Nessuna vittima tra i 120 ospiti della struttura, di cui una ventina minori.
Prefettura e Questura stanno adesso coordinando le operazioni di ricollocazione degli stessi, in altri centri, in accordo con il Ministero dell’interno.
Così il sindaco di Pozzallo Roberto Ammatuna che rivolge un accorato appello alle istituzioni di polizia:
“Ci vuole più attenzione verso una particolare categoria di immigrati, quelli tunisini, che scappano dai propri paesi non per fame ma per mettere in atto attività a delinquere. L’attività di quarantena per contatti con positivi li costringe a stare troppo a lungo in isolamento. È chiaro che i disordini si creano solo quando in struttura arrivano ceppi di Migranti di nazionalità tunisina. Si dovrà studiare al più presto una soluzione”