Tutto chiaro: nessun nesso tra la morte dell’avvocato Venerando Bellomo, 59 anni di Grotte e la somministrazione del vaccino anti-covid del 15 luglio scorso. A dirlo la relazione tecnica consegnata dall’Asp di Agrigento alla Procura della Repubblica, in merito alla quale la procura non disporrà l’autopsia e la salma sarà consegnata ai familiari.
Erano stati i familiari dell’apprezzato professionista a presentare un esposto alla procura, per chiedere di indagare su una eventuale correlazione fra la seconda dose del vaccino Pfizer che gli era stato somministrato il giorno prima del decesso, e il decesso stesso.
I carabinieri, su incarico del procuratore Luigi Patronaggio, avevano immediatamente contattato l’Asp che ha attivato il protocollo volto ad accertare le possibili cause della morte e l’eventuale tragico coincidenza con il fatto di aver completato il ciclo vaccinale.
Il responso che è arrivato, evidenzia dunque che nessuna correlazione vi è tra la vaccinazione e la morte del professionista