Il grafico seguente è l’eloquenza perfetta e senza distorsioni di ciò che in 8 giorni è successo in provincia di Agrigento (e non solo, ma particolarmente nella nostra tano da conquistare il primato dei contagi tra le province siciliane). La nostra convinzione che il virus d’estate va in vacanza è stata clamorosamente smentita dalla realtà epidemiologica la quale ha subito una impennata preoccupante e che ci catapulta alle cifre dei mesi scorsi. Dal 15 luglio al 22 luglio i contagi sono schizzati da 284 a 677,più che raddoppiati. E pensare che appena l’8 luglio i contagiati erano scesi a 203. Si stava abbassando l’asticella sotto i 200. Invece, eccoci a sfiorare la cifra di 700.
l forte aumento dei contagi è la conseguenza di comportamenti improntati a “liberi tutti”. Abbracci, baci, feste, compleanni, matrimoni, hanno offerto al virus un assist incredibile. Ci risiamo. L’esperienza della seconda ondata, della terza, non è servita a nulla, tanto da proiettarci nella quarta ondata, la quale avviene nella stagione estiva anticipando il periodo autunnale. In buona sostanza, abbiamo anticipato a luglio quello che lo scorso anno iniziò a verificarsi a settembre inoltrato.
Aumentano i contagi e anche i ricoveri in ospedale. Ritornando all’8 luglio, erano 7, mentre al 22 luglio sono saliti a 19 di cui 3 in terapia intensiva. Con l’aggravante che il virus colpisce di più il mondo giovanile. Al Fratelli Parlapiano di Ribera, ospedale Covid, ci sono 7 soggetti in rianimazione (su 10 posti letto disponibili), mentre in medicina Covid i ricoverati sono 16, riempiendo, praticamente, la prima ala. “Tutti i ricoverati, tranne una persona, sono tutti non vaccinati”, evidenzia Zappia. C’è stato un decesso di un soggetto non vaccinato.
“L’unica arma- insiste Zappia- è la vaccinazione. La nostra provincia è, in Sicilia, al secondo posto per somministrazioni effettuate. C’è una copertura del 66%”.
Per quanto riguarda le vaccinazioni, la nostra provincia ha un ritmo sostenuto. La tabella seguente mostra l’andamento giornaliero dal 22 giugno al 22 luglio. “L’ostinazione a non vaccinarsi sta creando serie difficoltà”, aggiunge Zappia ricordando il boom di contagi a Favara, Porto Empedocle, Caltabellotta, San Giovanni Gemini, Cammarata e il ritorno delle zone rosse