Tosca al Festival D’Autunno al Teatro Politeama con il suo Morabeza – FOTO E SERVIZIO

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È stato come ascoltare un disco, ma con le emozioni dell’aspetto scenico, del talento che ti coinvolge, che ti avvolge e che ti fa fare un viaggio davvero intorno al mondo.
Ieri sera, nell’ambito della rassegna musicale Festival D’Autunno, il suggestivo teatro Politeama di Catanzaro, ha ospitato il progetto musicale di Tosca Morabeza, un vero e proprio viaggio nelle sfumature musicali, nel linguaggio e nei sentimenti di altre culture, di luoghi lontani ma che pulsano sul palco dove la cantante romana accompagnata dai suoi musicisti racconta in musica, le intenzioni raccolte durante un viaggio in giro per il mondo.

Un’atmosfera coinvolgente, per un pubblico variegato, che si è lasciato guidate in quel viaggio dove i suoni, il pathos e la capacità interpretativa si fondono a costruiscono un ponte immaginario che lo spettatore percorre, fino a sentirsi parte di quel progetto sonoro fatto di strumenti che suonano insieme ma nello stesso tempo ognuno per sé, delineando e ricamando ogni melodia che affonda le radici nelle terre che Tosca ha cercato, vissuto, respirato, fino a rubarne l’essenza musicale e culturale.

Morabeza non è solo una parola ma uno stato d’animo, un senso di nostalgia, che insieme alle tradizioni e alle lingue originali, contaminano la padronanza del linguaggio musicale, che Tosca mostra con intraprendenza sul palco, con vigore e raffinatezza, padrona non solo del suo mezzo vocale, che le permette di cantare in una maniera impeccabile, ma anche di essere padrona dello spazio che vive e respira non solo cantando, ma ballando, suonando strumenti a percussione e interagendo con le altre voci ospiti sul palco e che con la sua si legano, si fondono, in mille sfumature tutte da godere. Nel suo modo di fare musica c’è conoscenza approfondita di come si canta, ma c’è anche carisma e quell’anima che ribolle e che esplode in tutta la sua veracità.

Musica e parole di brani arrangiati da Joe Barbieri, cantautore sopraffino suo amico, che “rende comoda” la struttura dei pezzi e li rende amabili, accattivanti, accoglienti.

I suoni della terra d’Africa, fino al Sudamerica, passando per la Francia, fino al cantautorato italiano, vivono su un palco, il cui allestimento scenico è curato da Massimo Venturiello.
Luci soffuse, un grande mappamondo illuminato, gli strumenti come se arrivassero da ogni parte del mondo e la bellezza della musica che si apre, si snoda, nota dopo nota e che abbraccia l’ascoltatore rendendolo erudito e coinvolto e accolto in ogni suono di tamburo, percussione, violoncello, contrabbasso, chitarra e voce.

I musicisti che accompagnano la cantante nel progetto Morabeza sono tutti di grande talento e di straordinaria capacità di dare forma e colore ai brani proposti e con Tosca hanno grande complicità artistica.

Giovanna Famulari al violoncello, al piano e alla voce, musicista di caratura artistica, Massimo De Lorenzi virtuoso della chitarra, Fabia Salvucci che canta altre lingue in maniera appassionata, che suona le percussioni e incanta, Elisabetta Pasquale al contrabbasso e voce, Luca Scorziello, pieno di energia e di prorompenza ritmica, tutti insieme conducono l’ascoltatore in una vera e propria esperienza sensoriale.

 

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