Porto Empedocle, intervista al candidato sindaco Rino Lattuca: “Tutti insieme per un governo di grande responsabilità”

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Calogero Lattuca, imprenditore 45enne, sposato e padre di tre figli, consigliere comunale uscente, ha maturato l’idea di candidarsi alla poltrona di primo cittadino di Porto Empedocle al prossimo appuntamento elettorale del 10 e 11 ottobre, perché stanco del  persistente e  continuo  declino che sta vivendo Porto Empedocle, governata  da una politica avvolta da  uno stato di inattivo vigore in cui è stata risucchiata l’amministrazione comunale uscente.

Perché  ha deciso di candidarsi?

“Ho deciso di candidarmi  perché credo nel mio territorio ed amo la mia terra. Sono un imprenditore e la mia azienda è concentrata sul territorio empedoclino. Ho sentito il bisogno di uscire dall’ immobilismo i cui vive la mia città, abbandonata a se stessa, se vive Porto Empedocle, sosterrà le imprese, le aziende e l’economia della nostra gente. Sono stato consigliere comunale  ed preso  ampia visione dell’attività amministrativa, però ciò non basta, Per cambiare le sorti di una città, bisogna amministrare in primo persona e, spinto dalla responsabilità di impegnarmi per mutare le cose, ho deciso di candidarmi. Ho riunito attorno a me, uno staff  di giovani professionisti  e competenti, animati da un profondo spirito di squadra, con cui  abbiamo programmato  una serie di idee innovative e semplici  per migliorare lo stato di salute della città.  Un percorso arricchito dall’ascolto della gente, delle carenze, dei disservizi  e dei bisogni che  gravano  quotidianamente sulle famiglie. Dobbiamo rendere la città vivibile  per  rendere il paese vivibile”.  

 Che giudizio dà dei cinque anni di amministrazione Carmina?

 “L’amministrazione Carmina ha avuto l’opportunità di  trasformare questo paese, per due ordini di motivi. Primo perché favorita dal Governo Nazionale della stessa area  politica, inoltre è stata affiancata da  una squadra tecnica capace, assessori competenti con cui, io da consigliere mi sono sempre rapportato, ma lei non ha saputo  sfruttare le capacità della sua squadra”.

Che idea ha del porto? Come dovrebbe essere concepito a suo giudizio perché possa rappresentare il volano dello sviluppo empedoclino?

 Dobbiamo ripartire dal porto, che ha un grande potenziale. L’economia  della nostra città si è sempre basata sul porto. In passato è stato fiorente, tante navi in rada,  e si lavorava… si lavorava  bene, era il vanto del settore economico della nostra provincia. Oggi non lo è più.  Il porto necessita di interventi di manutenzione ordinaria, mancano i servizi, non possono entrare  le navi da crociera e questo rende il porto deficitario. Il nostro programma prevede  innanzitutto: Risanare i rapporti  ed interloquire con la Capitaneria di Porto, con il sistema di Autorità portuale, tutto ciò è mancato nella precedente amministrazione. Dobbiamo capire la futura progettazione dell’area cosa prevede e, noi dobbiamo esserci”.  

Cosa intende realizzare per rilanciare la cultura a Porto Empedocle, patria di Pirandello e Camilleri?

“L’enorme patrimonio culturale che abbiamo ereditato da Andrea Camilleri, collegato con la Valle dei Templi, il sito della Scala dei Turchi e le  nostre produzioni enogastronomiche, costituiscono un percorso delle eccellenze  del nostro territorio, da offrire ai turisti. La  bellissima Torre Carlo V, riferimento storico della nostra città, va rivalutata arricchendola con la realizzazione del Museo del Mare. Altro punto del nostro progetto, riguarda gli interventi di riqualificazione e valorizzazione del Borgo dei Marinai e delle aree cittadine del centro storico. Dobbiamo restituire la dignità ai nostri luoghi storici, ai nostri quartieri, agli empedoclini ed allo stesso tempo  promuovere la nostra bellissima città”.

Eletto sindaco, quali sono le priorità sulle quali intende spendersi nei primi 100 giorni?

 “Come prima azione: Faremo uscire immediatamente il Comune dallo stato di dissesto attraverso l’approvazione dei bilanci passati, ancora non approvati e del bilancio riequilibrato finale. L’esperienza maturata negli scorsi cinque anni, all’interno del consiglio comunale, mi ha permesso di affrontare questo tema e conoscerne le procedure, pertanto tutti gli strumenti contabili interessati verranno portanti in consiglio comunale per essere approvati. Solo così possiamo sbloccare la macchina amministrativa e successivamente procedere all’analisi della  dotazione organica del personale in forza, ridotto dai  recenti 50  pensionamenti, in seguito  valuteremo il fabbisogno e procederemo con l’avvio dei concorsi.  Altra azione immediata sarà il fronteggiare l’emergenza covid per sostenere le famiglie  meno abbienti e provvedere all’assistenza adeguata”.

 Che messaggio rassicurante intende lanciare ai cittadini?

“!Il nostro motto è” METTERE IN SICUREZZA PORTO EMPEDOCLE”  che vuol dire: Dare stabilità alle famiglie, certezze agli imprenditori, controllo del territorio e ripristino della legalità. Io chiedo la guida amministrativa di Porto Empedocle , perché soltanto attraverso il massimo coinvolgimento di tutti, e con la democrazia partecipata , possiamo programmare il futuro di Porto Empedocle”.

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