Bongiovì e Hamel: “Il bilancio di previsione è stato approvato grazie alla presenza dei gruppi di opposizione”

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Il bilancio del Comune di Agrigento, portato in aula a soli 4 giorni dalla scadenza  del termine ultimo previsto dalla legge, è stato approvato solo grazie alla presenza in aula dei consiglieri di opposizione che, pur votando contrari, hanno garantito il numero legale e la validità della seduta.

Infatti, i Consiglieri Hamel, Spataro, Bongiovì, Bruccolerei, Gramaglia  e Civiltà, pur  avendo manifestato il loro dissenso verso  allo schema di bilancio 2021, con la loro presenza in aula, hanno consentito  di  colmare una gravissima carenza della maggioranza  che non è stata in grado di assicurare autonomamente   un numero di presenze sufficiente per rendere valida la seduta.

Come dichiarato nei loro interventi dai consiglieri Hamel e Spataro, si è trattato di un atto di amore verso la città  che non meeritava di  subire il fermo dell’ attività amministrativa e pertanto , pur potendo abbandonare l’aula,  hanno preferito esprimere il loro dissenso con il voto contrario pur consentendo il mantenimento del numero legale.

Le assenze di molti consiglieri di maggioranza, ad eccezione di alcuni impediti per motivi di forza maggiore, sono il sintomo del malessere politico dell’attuale  gestione amministrativa, un malessere che blocca   molte delle attività  e che è una delle cause delle molteplici carenze e difficoltà che fanno soffrire la città.

In merito al bilancio i consiglieri di opposizione hannosottolineato che il loro voto negativo e stato  motivato dalle insufficienze riscontrate nel bilancio 2021 ed hanno criticato  la mancata attivazione della manovra correttiva, più volte, richiesta e diffidata dalla Corte dei Conti, i ritardi nella conclusione di una serie di adempimenti obbligatori, la mancanza di una programmazione della spesa  da cui, tra l’altro,  è stato totalmente escluso il Consiglio Comunale, l’assenza di proposte innovative sulla gestione dei tributi con assoluta  assenza di prospettive di riduzione, anche minima, dell’IMU e della TARI.

Per queste ed altre motivazioni, è stato  espresso il voto contrario pur senza abbandonare l’aula  per senso di responsabilità istituzionale ed attaccamento al bene della Città.

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