Che la Sicilia stia vivendo “l’ora piu’ buia” di tutto il periodo pandemico lo abbiamo capito tutti; il numero dei contagi è in forte crescita; in ogni famiglia vi è un positivo. Soltanto ieri i nuovi positivi sono stati 12.425, un ecatombe!
Ben presto la Trinacria, potrebbe, cambiare la casacca ed indossare quella arancione o peggio ancora quella rossa; i dati sono chiari e continuando di questo passo l’ora “X” è vicina; forse venerdì prossimo o forse chissà.
Il sistema sanitario è in tilt, i posti letto sono esauriti; al Cervello di Palermo per sopperirne la mancanza si sono arrabattati con gli ospedali da campo, non uno ma tre! proprio da quell’ospedale arriva lo sfogo della dott.ssa Tiziana Maniscalchi: “cari non vaccinati in questo momento state a casa per evitare di contrarre un’ infezione che per voi sarebbe con ogni probabilità mortale. e voi vaccinati provvedete alla terza dose che protegge e rende la malattia “sopportabile”….. io ve l’ho detto….tempo di ripeterlo dentro il ps non ce ne’”.
I sindaci lo scorso weekend, messi sotto pressione dai genitori a sua volta intimoriti per l’incolumità della prole, si sono scontrati con Musumeci, Governatore della Sicilia, per scongiurare la riapertura delle scuole che era fissata per oggi, 10 gennaio. Musumeci per evitare rappresaglie civili e attacchi politici, scrive agli organi superiori dove, per sommi capi, incalza la situazione drammatica dell’isola; risultato? Apertura delle scuole di ogni ordine e grado rinviata di tre, miseri, giorni – come se fosse la soluzione al problema.
I commerciati hanno fiutato odor di chiusura, partendo all’attacco delle istituzioni, chiedono rassicurazioni per le attività produttive.
Il Cts siciliano aveva già espresso forte perplessità al cospetto dell’assessore alla Salute Ruggero Razza, suggerendo la zona arancione/rossa in tutta Sicilia per arginare l’ondata dei contagi per 15/21 giorni.
I parametri per l’assegnazione delle “colorazioni” dei territori sono chiari: Zona bianca se si registrano meno di 50 contagi settimanali ogni 100 mila abitanti e se i contagi settimanali risultano essere tra 50 e 149 ogni 100 mila abitanti per restare in zona bianca è necessario che il tasso di occupazione delle terapie intensive non superi il 10% o che il tasso di occupazione dei reparti ospedalieri non superi il 15%. Zona gialla se si registrano tra 50 e 149 ogni 100 mila abitanti e con un tasso di occupazione delle terapie intensive superi il 10% o che il tasso di occupazione dei reparti ospedalieri superi il 15%. Si passa anche in zona gialle se i casi settimanali superano i 150 e 249 settimanali ogni 100 mila abitanti ma il tasso di occupazione delle rianimazioni non supera il 20% oppure quello dei reparti ordinari non supera il 30%. Zona arancione se se si registrano tra 150 e 249 ogni 100 mila abitanti e con un tasso di occupazione delle terapie intensive superi il 20% o che il tasso di occupazione dei reparti ospedalieri superi il 30%. Zona rossa è attivata nei territori dove l’incidenza settimanale dei contagi è superiore a 150 casi ogni 100 mila e si verificano entrambe queste condizioni: il tasso di occupazione dei posti letto in area medica supera il 40% e quello in terapia intensiva supera il 30%.
I sonni tranquilli, quelli che si facevano sino alla fine dell’estate scorsa ormai son finiti. Siamo tutti sul chi va là e tutti assieme stiamo traghettando la nostra terra, la Sicilia, nella zona rossa; speriamo che sia solo un brutto incubo.