Cane morto avvelenato fatto sparire dopo la segnalazione ai vigili

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E’ all’ordine del giorno che in moltissimi comuni dove il randagismo è dilagante, la prassi della loro gestione avvenga fuori dalle norme. In linea generale infatti i randagi sono in mano ormai a privati cittadini che, chi in buona fede e chi no, li prelevano dalle strade per curarli e microchipparli al privato (la legge dispone che ogni randagio debba transitare prima dal canile sanitario, intestato al Sindaco o al proprietario del canile medesimo e solo dopo affidato) e in attesa dell’adozione collocarli – coloro in cattiva fede – in strutture abusive finanziate con aiuti in denaro senza alcun tipo di controllo; un mondo parallelo fuori legge, seppur in larga parte a fin di bene, dove gli Enti preposti al contrasto del randagismo gestiscono la materia come un fastidio, disinteressandosi do ogni aspetto, dalla sterilizzazione ai censimenti, dai controlli alle campagne di sensibilizzazione, limitandosi ad elargire denaro pubblico a canili privati quale unica – e inefficace – soluzione per levarsi i randagi di mezzo. Ma c’è un altro modo, molto meno illecito, per “ridurre” il numero di randagi: avvelenarli!

Migliaia i casi in tutta Italia di cani randagi, ma anche gatti, avvelenati quotidianamente per mano non solo di cittadini criminali ma anche di soggetti a tal scopo sistematicamente incaricati  che spargono sostanze tossiche come topicidi, lumachina e altro oppure polpette contenenti chiodi o simili.

Nel caso di specie, topicida (chicchi di mais color rosso) e lumachina (chicchi azzurri) sono stati rinvenuti dai nostri attivisti presso l’Istituto comprensivo delle scuole materne/elementare e medie di

Alessandria della Rocca e che sono verosimilmente la causa del decesso del cane trovato morto la cui salivazione presente in loco presentava proprio tracce di veleno. La presenza del cane è stata segnalata da un cittadino ai vigili e ai nostri attivisti che giunti in loco solo dopo 25 minuti non hanno più trovato il corpo del cane. Mistero!  Si, proprio un mistero, quello di un cane morto segnalato ai Vigili e scomparso dopo pochi minuti, impedendo di attivare la procedura di legge ossia quella di accertare il sospetto avvelenamento e conseguente tabellazione dell’area ad opera del Sindaco.

Abbiamo sporto denuncia all’Autorità Giudiziaria per chiedere l’individuazione dei responsabili e per chiedere accertamenti in tema di contrasto al randagismo in un Comune dove alcuni dipendenti si sono lasciati spesso andare proferendo parole non proprio rispettose ne dei cani ne delle leggi dello Stato.. come ad esempio un dipendente dell’Ufficio tecnico cui ci siamo rivolti per segnalare il caso quando ha risposto “… l’importante è che sia stato tolto…” ….

Invitiamo per l’ennesima volta la Sindaca a prendere seriamente il problema in mano e i cittadini a capire che molti dei loro soldi vengono spesi per mantenere pochi cani in un canile ma zero nella prevenzione del fenomeno, molto presente nel loro territorio!

Contattate il Movimento per segnalare maltrattamenti, avvelenamenti, abbandoni e omissioni di chi preposto.

 

Stop Animal Crimes Italia

3665363544

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