Vincenzo Gabriele Rampello, 23anni, è stato freddato da almeno 9 colpi da arma da fuoco, nella centralissima piazza Progresso di Raffadali – area posta sotto video sorveglianza h24 da parte dell’amministrazione comunale, che ha immortalato l’omicida e la scena.
Dopo l’esplosione dei colpi all’indirizzo della vittima, l’omicida è fuggito senza lasciare nessuna traccia.
Tempestivo l’intervento dei militari dell’arma che hanno avviato le indagini, eseguendo il fermo del padre della vittima, Gaetano Rampello poliziotto in servizio al reparto Mobile di Catania, il quale era seduto su di una panchina come se stesse aspettando un autobus di linea.
Il fermo è stato eseguito dai Carabinieri del Reparto Operativo di Agrigento che hanno coadiuvato i colleghi di Raffadali. I militari hanno constatato che l’omicida portava con se uno zainetto che conteneva più’ armi da fuoco.
Questa mattina in piazza Progresso, sarebbe nata una discussione, l’ennesima, tra padre e figlio. La vittima avrebbe chiamato il padre per incontrarlo e chiedergli 50 euro. Un’acceso diverbio che avrebbe portato l’omicida ad estrarre l’arma di ordinanza e sparare all’indirizzo del figlio, un primo colpo alla testa e poi avrebbe scaricato il caricatore su tutto il corpo.
Il fermato, Gaetano Rampello, è stato portato in caserma dove ha confessato il delitto.
Dalle prime indiscrezioni Gaetano (padre) aveva denunciato piu’ volte Gabriele (figlio) per i continui dissidi familiari con entrambi i genitori, separati. Gabriele era un ragazzo gravato da non pochi problemi psichici, molte le denunce a suo carico. L’ultima, in ordine di tempo era per stalking.
Sul posto oltre ai Carabinieri, il magistrato di turno e il medico legale.