In occasione dell’apposita udienza, il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Agrigento, Micaela Raimondo, ha convalidato l’arresto in carcere di Gaetano Rampello, il poliziotto di 57 anni di Raffadali che ha ucciso il figlio Vincenzo Gabriele, di 24 anni, al mattino di martedì scorso, in piazza Progresso. Il giudice ha aggravato le imputazioni a carico di Rampello, e, tra l’altro, ha scritto: “Gaetano Rampello, pur avendo subito aggressioni da parte del figlio, ha omesso di riferire della sua natura violenta tanto da essere stato denunciato dall’ex moglie. Non è credibile la tesi di un gesto d’impeto e non premeditato. Dal video si vede, infatti, che l’arma è occultata, già scarrellata, e pronta per l’uso. E’ stata un’azione pervicace, ha colpito la vittima alle spalle e quando era a terra indifesa. Il fatto che la pistola fosse già priva di sicura e occultata in uno zaino, come si vede dalle immagini di videosorveglianza, escluderebbe un gesto estemporaneo. Rampello avrebbe potuto fare al figlio una ricarica postepay, anzichè presentarsi all’appuntamento per dargli i soldi richiesti visto che, peraltro, aveva un impegno legato all’affitto di un immobile. Dal video, peraltro, non si vedono azioni particolarmente violente commesse dal figlio”.
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