L’assessore Razza ha concluso e diffuso il piano di spesa dei 797 milioni di euro del Pnrr. Nelle province gli Ospedali e le Case di comunità. Sono 16 nell’Agrigentino.
Dunque, 797 milioni di euro tratti dal Piano nazionale di ripresa e resilienza sono prenotati in partenza alla volta della Sicilia per interventi nella Sanità. Quindi l’assessore regionale alla Salute, Ruggero Razza, e la presidente della Commissione Sanità all’Assemblea Regionale, Margherita La Rocca Ruvolo, hanno assicurato confronto e concertazione con le forze politiche e sociali, medici e sindaci, sui progetti di spesa. Ordunque adesso vi è anche una bozza su come spendere tanto denaro. Innanzitutto è un piano che procede in direzione opposta rispetto alle logiche di localizzazione degli ospedali negli ultimi 20 anni, ovvero la logica di maxi poli sanitari accentrando o accorpando gli ospedali nelle città capoluogo, a scapito della copertura sanitaria nella provincia. Ebbene, si procederà in senso contrario, ripristinando o costruendo le strutture sanitarie periferiche. Più in particolare, secondo la proposta di piano firmata da Razza, nel territorio provinciale saranno allestite le cosiddette “Case di comunità”, che non sono le tradizionali Guardie mediche ma strutture più ampie, che la Regione prevede di dotare di 10 o 15 ambulatori, un punto prelievo, spazi per l’attività diagnostica (radiologia, elettrocardiografia, spirometria, ultrasuoni), sale d’accoglienza e d’aspetto. Il tutto in strutture da 800 metri quadrati in cui opereranno da 30 a 35 medici di medicina generale (anche di notte e nei festivi), almeno 8 infermieri e altrettanti tecnici e amministrativi. Nella proposta di piano, che l’assessore Razza ha distribuito nella Commissione Sanità all’Assemblea, in Sicilia sono progettate 146 Case di comunità: 13 nell’Agrigentino, 8 nel Nisseno, 32 nella provincia di Catania, 5 nell’Ennese, 18 nel Messinese, 36 nel Palermitano, 9 nella provincia di Ragusa, 12 nel Siracusano e 13 nella provincia di Trapani. Poi: oltre le Case di comunità saranno allestiti gli Ospedali di comunità, più ampi delle Case di comunità, e dotati di reparti. Ciascun ospedale di comunità, quindi ogni mini-ospedale, costerà al massimo 2 milioni e 600 mila euro, per 20 posti letto in camere da 2 pazienti con un bagno, a servizio di un bacino di 50mila abitanti. Negli Ospedali di comunità saranno effettuati i primi interventi (definiti non complessi o a bassa intensità) e ricoveri. Vi sarà anche uno spazio per la riabilitazione. In ogni mini-ospedale lavoreranno almeno 9 infermieri, un tecnico e un amministrativo, 6 operatori socio sanitari, e 1 medico per sette giorni su sette. Quindi, il piano di spesa di Ruggero Razza ha disegnato nel progetto 39 Ospedali di comunità in Sicilia: 3 nell’Agrigentino, 2 nel Nisseno, 9 nella provincia di Catania, 1 nell’Ennese, 5 nel Messinese, 10 nel Palermitano, 3 ciascuno nelle province di Ragusa, Siracusa e Trapani. In particolare, in provincia di Palermo saranno allestiti gli Ospedali di comunità riattivando strutture anche a Palazzo Adriano, Petralia, Piana degli Albanesi e Termini Imerese. Il piano, in versione definitiva, bisogna spedirlo a Roma entro il 28 febbraio.
Angelo Ruoppolo (Teleacras)