di Filippo Cardinale
Il dado è tratto e mentre i politici (o aspiranti tali) saccensi sono impegnati alla ricerca dui tavoli e formule le cui somme non tornano, l’assessore regionale agli Enti Locali, Marco Zambuto, ha già individuato la finestra temporale entro cui si svolgeranno le elezioni per l’elezione dei sindaci e consigli comunali nei 117 Comuni, tra cui Sciacca. Alle urne, nei 117 Comuni, sono chiamati 1.456.081 elettori.
Ma come si arriva alla data del 22 o 29 maggio? L’assessore agli Enti Locali sottoporrà alla Giunta la scelta di una delle due date. Se approvata tale proposta, i ballottaggi sarebbero il 5 o il 12 giugno.
Non sembrano esserci alternative per Zambuto. Il 24 aprile e l’1 maggio non sono proponibili per via del ponte festivo. Il 5 giugno o il 12 giugno comporterebbero ballottaggi a ridosso di luglio. Alla luce di ciò, l’alternativa sarebbe il 15 maggio con ballottaggi il 29. Ma la proposta su cui punta l’assessore è che il primo turno sia a fine maggio e il ballottaggio ai primi di giugno: dunque la scelta sarà fra 22 e il 29 maggio. L’indizione dei comizi va fatta entro 16 o 23 marzo.
Dunque, siamo alle porte. A Sciacca rimane il residuo di un trimestre della giunta di Francesca Valenti, la quale sarebbe in attesa di un prestigioso incarico per “sciogliere” la riserva e dire ufficialmente no alla candidatura bis. La sua ricandidatura sarebbe un test rilevante per il suo quinquennio e toglierebbe anche le castagne calde dalle mani del PD in cerca di un candidato a sindaco. Impresa non facile da portare a termine considerato cosa ha lasciato nel sentiment cittadino il quinquennio amministrativo che sta pere concludersi. E il PD, praticamente governato col monocolore del suo simbolo.
Dunque, mancano tre mesi (volano presto) al ritorno alle urne. In città c’è tanta incertezza ma una sola realtà consolidata, fino ad oggi: l’ex sindaco Ignazio Messina è in piena campagna elettorale e si offre agli elettori con una proposta civica che rompa anche con chi ha concorso al degrado della città, al suo scivolare inesorabilmente verso il baratro. E nel variegato e frastagliato mondo del fu centrodestra….si passa il tempo alla ricerca di un tavolo perduto.