I bengalesi morti di freddo, arrestato il presunto scafista

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I poliziotti della Squadra Mobile di Agrigento, capitanati da Giovanni Minardi, hanno eseguito il fermo, disposto dai pubblici ministeri Gloria Andreoli e Paola Vetro e dal procuratore di Agrigento, Luigi Patronaggio, di un uomo di 39 anni egiziano, gravemente indiziato di essere stato lo scafista al timone, lo scorso 25 gennaio, dell’imbarcazione partita dalla Libia con a bordo 287 migranti tra cui i 7 giovani bengalesi deceduti per ipotermia durante la traversata verso Lampedusa. A lui si contestano i reati di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e di omicidio colposo plurimo. Il procuratore di Agrigento, Luigi Patronaggio, commenta: “Non è la prima volta che i trafficanti di essere umani libici affidano i migranti a cittadini tunisini o egiziani per affrontare la traversata del Canale di Sicilia, ultimo segmento del lungo itinerario della tratta che si diparte dall’Africa subsahariana, dal Centro Africa, dal Corno d’Africa e dall’Oriente Indiano”.

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