“Domani 23 febbraio anche ad Agrigento i lavoratori TIM, così come nel resto d’Italia, sciopereranno contro le ipotesi di scorporo della rete, per rivendicare con forza l’unicità dell’azienda strategica per tutto il paese, oltre alla difesa della tenuta occupazionale delle lavoratrici e dei lavoratori delle aziende del gruppo.
I lavoratori Agrigentini si ritroveranno a Palermo in Piazza Indipendenza alle ore 10 dove si terrà una manifestazione unitaria di Slc Cgil, Fistel Cisl e Uilcom Uil per dire “no a un piano folle di smembramento”, rivolto a salvaguardare gli interessi degli azionisti che per far cassa hanno deciso di fare uno spezzatino di una delle piu grandi Aziende del nostro paese.
“Tale assurda decisione porterebbe a catastrofiche conseguenze per l’occupazione, non solo nel gruppo Tim ma in tutto l’indotto, che nella nostra provincia conta diverse centinaia di lavoratori – dichiara il segretario generale Slc Cgil Agrigento Salvatore Bufalino Maranella–
Attorno alla vicenda rimbomba assordante il silenzio del governo nazionale che rinuncia per “ipotetici” problemi di regolamentazione ad una Azienda strategica come Tim, capace non solo di connettere tutti ma di abilitare i cittadini ad accedere senza discriminazione a servizi essenziali ed evoluti, ormai divenuti indispensabili nell’era digitale”.
“L’occasione offerta dai fondi del Pnrr destinati allo sviluppo dell’infrastruttura digitale – aggiungeSalvatore Bufalino Maranella verrebbe sprecata a vantaggio di gruppi imprenditoriali non all’altezza che condannerebbero ancora una volta il Paese all’arretratezza tecnologica.L’Azienda Timgrazie alla sua unicità e diffusione capillare su tutto il territorio nazionale ha sempre dimostrato, e ancor di più durante la pandemia, di essere l’azienda con una grande attenzione al sociale garantendo sempre e comunque la parità di accesso alla rete a tutti i cittadini e agli altri operatori di Tlc.
Noi saremo in piazza a difendere gli interessi dei lavoratori delle loro famiglie e dell’intera nazione”.
E’ scritto in un comunicato da parte della Cgil Slc.