Omicidio aggravato dalla premeditazione e dai futili motivi, tentato omicidio e minacce. Sono le accuse formalizzate dalla Procura di Agrigento che adesso, con il sostituto procuratore Paola Vetro, chiede il rinvio a giudizio nei confronti di Luigi La Lomia, 75enne pensionato di Canicattì, accusato dell’omicidio del consuocero – Mario Vincenzo Lauricella, 60enne meccanico – e del tentato omicidio della futura nuora, Clara Lauricella. All’imputato difeso dall’avvocato Calogero Meli, che comparirà per la prima udienza preliminare il prossimo 2 maggio davanti il gup Giuseppe Miceli, viene anche contestato il reato di minaccia.
Alla base della drammatica vicenda, secondo quanto ipotizzato adesso dall’accusa, un matrimonio programmato e mai digerito tra il figlio di La Lomia e la figlia della vittima. Il 30 maggio 2021, a margine dell’ennesima violenta discussione, la situazione degenerò: La Lomia prima prese a bastonate il consuocero e, dopo essere salito a bordo del suo Fiat Doblò, lo investì schiacciandolo contro il muro del magazzino. Mario Vincenzo Lauricella in quell’occasione, prima di essere travolto dal mezzo pesante, riuscì a salvare la figlia spingendola fuori dalla traiettoria del veicolo. Il meccanico morì all’ospedale di Messina dopo un mese di agonia.