Dopo l’azzeramento delle Commissioni all’Ars

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Entro mercoledì prossimo i gruppi parlamentari dovranno indicare i componenti per il rinnovo delle Commissioni all’Assemblea Regionale. I dettagli sulla procedura.

E dunque il presidente dell’Assemblea Regionale Siciliana, Gianfranco Miccichè, ha azzerato le Commissioni parlamentari. Adesso i capigruppo hanno ricevuto la nota con cui la Presidenza dell’Assemblea ha comunicato la decisione, che è stata assunta – si legge – dopo un’apposita richiesta avanzata in aula dal capogruppo del Movimento 5 Stelle, Nuccio Di Paola, e subito condivisa dal Partito Democratico. I gruppi parlamentari sono invitati a indicare i componenti per il rinnovo delle Commissioni. Entro mercoledì prossimo i capigruppo dovranno trasmettere alla segreteria generale i rispettivi elenchi con i nominativi seguendo lo schema predisposto dalla Presidenza.

Alla stessa nota inviata ai gruppi parlamentari è allegata una tabella con la re-distribuzione dei posti assegnati ai partiti, in base a un calcolo matematico, ovvero il numero complessivo di posti a disposizione diviso con il numero dei componenti dei singoli gruppi parlamentari. E quindi: al Movimento 5 Stelle 20 posti, 17 a Forza Italia, 9 a Lega e Partito Democratico, 8 a Diventerà Bellissima, 5 ciascuno a Udc, Attiva Sicilia, Popolari e autonomisti e Misto, 4 a Fratelli d’Italia e 4 a Sicilia Futura.

Dopo la composizione delle Commissioni, ognuna si riunirà per eleggere l’ufficio di presidenza. Attenzione particolare è riservata alla Commissione Bilancio, perché manca un mese e mezzo alla scadenza dell’esercizio provvisorio dopodiché bisogna scrivere l’ultima Finanziaria della legislatura. Inoltre, dalla stessa Commissione Bilancio transiteranno le misure del governo Musumeci per sfruttare i 2 miliardi di euro del Piano nazionale di ripresa e resilienza.

E a commento dell’azzeramento interviene il capogruppo di Diventerà Bellissima, il movimento di Musumeci, Alessandro Aricò, che afferma: “La ricomposizione delle Commissioni dell’Assemblea è una procedura prevista a metà legislatura. Proprio in tal senso l’avevamo ripetutamente richiesta nel momento in cui era utile farla. Azzerarle ora, a pochi mesi dal voto, è pertanto una decisione che non condividiamo e che rischia di rallentare o peggio ancora pregiudicare l’iter di alcuni provvedimenti molto attesi. I meccanismi del regolamento parlamentare dovrebbero essere utilizzati per un ancora più incisivo rendimento dei lavori delle Commissioni e non come strumento per regolare equilibri interni ai partiti. Peraltro, in un momento in cui le priorità sono le drammatiche conseguenze economiche causate dal covid e ora pure dal conflitto in Ucraina, non è certo questa la priorità per i siciliani”.

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