Sanità a Canicattì, è guerra tra l’Amministrazione comunale e l’on. Carmelo Pullara

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L’On. Pullara, in una nota stampa, ha comunicato di avere convocato giovedì scorso una audizione urgente relativa alla risoluzione redatta dalla Commissione Sanità in ordine al potenziamento dei presidi ospedalieri di Canicattì e Licata, sottolineando che a tale riunione non erano presenti rappresentanti del nostro Ente.

A tali affermazioni così rispondono congiuntamente il Sindaco Vincenzo Corbo e il Presidente del Consiglio Comunale, Domenico Licata.

“A fronte di tali dichiarazioni, infondate ed inaccettabili, è doveroso ricordare all’On. Pullara che la commissione che presiede è denominata “Commissione speciale di Indagine e verifica delle leggi” e che la stessa non ha alcuna competenza per trattare gli argomenti affrontati nell’audizione, che invece sono appannaggio, come il predetto Onorevole sembra avere incredibilmente dimenticato pur essendone vicepresidente, della Commissione sanità.

E’ evidente che gli unici effetti che potrà produrre l’azione della commissione convocata dall’On. Pullara è quello di alimentare l’ego del suo presidente e non certamente quello di tutelare gli interessi della collettività.

E’ doveroso stigmatizzare, allora, le parole dall’On. Pullara, che non esita ad utilizzare e deformare il suo ruolo istituzionale per strumentalizzare un argomento così importante e delicato come quello del potenziamento del nostro presidio ospedaliero e quindi della tutela del diritto alla salute dei nostri concittadini e degli abitanti dell’hinterland.

Questi argomenti devono essere lasciati fuori da sterili e insulse polemiche politiche e devono essere affrontate con la serietà che è richiesta ai rappresentati delle Istituzioni.

Per questo motivo, nel solco del lavoro già svolto a tutela del nostro presidio ospedaliero, è stata chiesta un’audizione al Presidente della Commissione Sanità, On. Margherita La Rocca Ruvolo, per continuare a trattare, nella sede competente, il tema del potenziamento dell’Ospedale Barone Lombardo e quindi del superamento definitivo delle problematicità di cui soffre, a tutela del diritto alla salute delle nostre comunità.”

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