Termo-utilizzatori, avanti tutta

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Il Nucleo di valutazione della Regione a lavoro sulle sette manifestazioni di interesse alla costruzione dei due termo-utilizzatori in Sicilia. Gli interventi di Musumeci, Baglieri e Foti.

Dopo le sette manifestazioni di interesse all’opera di costruzione di due termo-valorizzatori in Sicilia, il presidente della Regione, Nello Musumeci, intasca e rilancia: “Siamo sulla buona strada per liberare la Sicilia dalla schiavitù delle discariche, una situazione che è resa ancora più pesante per la contiguità con ambienti spesso mafiosi e spregiudicati”.

E poi aggiunge: “In Sicilia ci sono 511 discariche dismesse. Nonostante il significativo aumento della raccolta differenziata portiamo ancora troppa spazzatura negli impianti di smaltimento esistenti. Per questo abbiamo bisogno di trasformare i rifiuti in risorsa con i termo-utilizzatori”. Più nel dettaglio, tra le sette manifestazioni di interesse, tre proposte hanno indicato un sito nella parte occidentale dell’isola e quattro in quella orientale. Secondo le stime, il costo di un singolo impianto si aggira fino a 570 milioni di euro, in base alle caratteristiche previste dal progetto di fattibilità, con una capacità di trattamento fino a 450mila tonnellate all’anno. Le sette proposte sono adesso sotto esame del Nucleo tecnico di valutazione, composto da 8 dirigenti generali di altrettanti dipartimenti regionali competenti in materia, che si esprimerà a breve per le valutazioni di competenza. Il progetto di fattibilità approvato sarà quindi posto a base di una gara per l’affidamento della concessione, a cui sarà invitato il proponente, e che dovrebbe richiedere circa sei mesi. I tempi di costruzione di un impianto sono in media di tre anni, da un minimo di 6 a un massimo di 57 mesi.

E Musumeci commenta ancora: “Il risultato di 30 anni di politica dei rifiuti ci ha portato a un punto di non ritorno. Ecco perché adesso bisogna correre. Raggiungere l’obiettivo della realizzazione dei due termo-utilizzatori sarebbe un risultato storico, ma la nostra prima preoccupazione è vigilare sulla correttezza della procedura, cercando di essere quanto più celeri possibile. Non ci deve essere spazio per intrusioni criminali” – conclude. All’inizio della legislatura, nel novembre 2017, la percentuale della raccolta differenziata in Sicilia è stata al 19 per cento. Oggi supera il 47 per cento grazie anche all’impegno dei Comuni. I più virtuosi, infatti, superano il 70 per cento. Il tasso di differenziata si riduce invece drasticamente, incidendo in negativo sulla media regionale, nelle tre città metropolitane ovvero le province di Palermo, Catania e Messina. Attualmente si riscontrano incrementi a Catania, che è al 40%, e a Messina, che sfiora il 50 per cento. Palermo invece precipita al 18 per cento. E l’assessore regionale ai Servizi primari, Daniela Baglieri, commenta: “Il governo Musumeci ha un’idea chiara sulla gestione dei rifiuti. Il modello della discarica è obsoleto, dobbiamo avviare una transizione verso un modello di economia circolare. Abbiamo investito più di 350 milioni per gli impianti di compostaggio, e le iniziative che stiamo seguendo puntano a creare un sistema moderno di gestione dei rifiuti, che consenta la riduzione delle tariffe e un vantaggio per i cittadini”. E il direttore generale allo stesso assessorato, Calogero Foti, sottolinea: “I termo-utilizzatori sono l’ultimo tassello di una politica portata avanti nella direzione del recupero e riciclo dei rifiuti. Oggi le discariche sono quasi tutte sature, l’alternativa non può che essere la trasformazione dell’indifferenziato in recupero di materia o di energia, che costituisce un’utilità per i cittadini e un risparmio per l’amministrazione rispetto ai costi di trattamento dei rifiuti, di conferimento in discarica e di eventuale bonifica delle stesse discariche. Infatti nel Pnrr abbiamo inserito 60 milioni di euro per bonificare le discariche dismesse. Sono soldi che sarebbero stati risparmiati se negli anni precedenti si fosse perseguita una politica diversa da quella delle discariche”.

Angelo Ruoppolo (Teleacras)

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