Caso suv, PD: “Dimissioni!”

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Come era facile prevedere la vicenda dei SUV e dei Tablet che il Comune di Agrigento ha acquistato con fondi destinati alle attività aggiuntive estive per i bambini per centri estivi, servizi educativi e servizi socio-educativi è arrivata alla logica conclusione. Il Ministero della Famiglia, che aveva erogato il finanziamento di 135.000 euro per il Comune di Agrigento, a seguito dell’attività di controllo sulla rendicontazione della spesa, ha ritenuto che tale spesa sia stata fatta per interventi non previsti, definendoli “eccentrici” rispetto alle finalità di legge e dando inizio, per questo, al procedimento diretto alla revoca e restituzione del contributo concesso al Comune, dando di questo notizia alla competente procura contabile.

Tutto questo è molto grave, non tanto perchè in sei mesi circa non si sia riusciti a pianificare la spesa per quello che la norma aveva previsto, ma perchè con atteggiamenti che sono apparsi supponenti, arroganti e presuntuosi si è voluto giustificare tale grave inadempienza come un atto di “buona amministrazione”.

A questo punto bisogna prendere atto del fallimento di un sistema di amministrazione, di cui quello dei SUV è solo un elemento molto rappresentativo, che la Città non può più tollerare: il Partito Democratico per questo chiede e pretende le dimissioni del Sindaco, che sembra avere sposato e difeso l’azione amministrativa che ha portato a questa grave bocciatura. In alternativa il Sindaco deve pubblicamente prendere le distanze da chi (Assessore e Dirigente) ha avuto la responsabilità politica e amministrativa, chiedendone dimissioni e allontanamento.

La Città merita rispetto e onestà intellettuale oltre ad azioni amministrative che consentano di utilizzare al meglio i fondi che vengono assegnati per migliorare le condizioni della Città e della vita dei Cittadini.

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