I grandi problemi di Favara: aumento del gettone di presenza dei consiglieri e il cambio nome di piazza Cavour

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Sono stati eletti. Poi un giuramento solenne, anche interiore, per svolgere il mandato a favore della città di Favara la quale necessita davvero un restyling sotto ogni aspetto.

Parliamo di una città in ginocchio. L’amministrazione Alba ha fatto quello che ha potuto, nonostante la dichiarazione del dissesto finanziario del Comune e con le conseguenti mille difficoltà scaturite man mano che si andava avanti.

Anna Alba, delusa, amareggiata e forse a tratti anche derisa, ha avuto la lungimiranza intellettuale di mettersi da parte. Si vota, si spera nel cambiamento. La città di Favara risponde; quello che viene considerato il vecchio viene abbattuto e si guarda con fiducia verso il nuovo (?).

Antonio Palumbo è il nuovo sindaco e adesso avanti tutta per dare una svolta alla città. Se dobbiamo essere sinceri, aòmeno fino ad oggi, questa svolta non si è ancora vista. Non disperiamo che la nuova amministrazione abbia bisogno del tempo prima di cominciare a farsi notare. Siamo fiduciosi.

Un po’ meno ottimisti, invece, ci lascia il Consiglio comunale. Tanti giovani baldi che volevano spaccare il mondo, con mille propositi e mille iniziative.

Orbene, oggi alcune iniziative portate avanti dal Consiglio comunale sono di dubbia efficacia per correre in soccorso verso un Comune tanto malato quanto bisognoso di ricevere opportune e sacrosante cure. A fare scervellare e far passare notti insonni a tutti i consiglieri, maggioranza e opposizione, la denominazione della toponomastica cittadina. Il grande dramma che Favara vive oggi e dal quale sembra impossibile uscirne fuori, è questa maledetta piazza Cavour. Una piazza che di un colpo diventerebbe benedetta se cambiasse il nome: la lotta è tra piazza Castello e piazza Filippo Lentini.

Un problema insormontabile che sembra paralizzare l’attività amministrativa del Civico Consesso, alle prese oggi con questo sciagurato dilemma. Ma si può? La più bella barzelletta di Gino Bramieri avrebbe fatto meno ridere.

Ovviamente, giusto per rimanere in tema, prima dei bisogno dei cittadini, il Consiglio comunale sta pensando alle proprie tasche. Il gettone di presenza è costituito da pochi spiccioli. Quando i consiglieri comunali si “scervellano” per dare un nome nuovo alla piazza è ovvio che stanno lavorando! Sprecano energie, impegnano il cervello, studiano, cogitano. Eh beh, per fare certi ragionamenti occorrono anche i giusti compensi. E così si è pensato bene di portare un nuovo punto all’ordine del giorno del prossimo Consiglio comunale che prevede l’aumento del 50% del gettone di presenza per ogni consigliere.

Un giusto premio per chi ha davvero l’interesse della comunità favarese. Un giusto premio per chi non vede le enormi difficoltà di una intera città e si sofferma a cazzeggiare per Castello o Lentini. Un giusto premio, peggio ancora, per chi in barba al dissesto finanziario ed alla fame che circola vistosamente, vuole aumentare il compenso del gettone di presenza al fine di poter apportare enormi migliorie al proprio cervello, già tanto “affaticato” da Lentini e Castello.

E tutti stanno zitti..

Vergogna!

 

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One Thought to “I grandi problemi di Favara: aumento del gettone di presenza dei consiglieri e il cambio nome di piazza Cavour”

  1. Viky

    Dal film Johnny Stecchino : i problemi della Sicilia sono 3. Il traffico, la siccità e il vulcano Etna.

    Verità assoluta

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