“Vedo in questi giorni della ricorrenza trentennale della strage di Capaci, in cui persero la vita i magistrati Giovanni Falcone e Francesca Morvillo, e gli uomini della scorta, tanti che puntanto a delegittimare anche con illazioni o manifesti diffamatori e patenti di legalità anche i candidati sindaci che purtroppo, loro malgrado, vinceranno le elezioni. Ogni tanto qualcuno a sinistra dovrebbe usare il rewind e riascoltare quanto schifo riversavano su Giovanni Falcone da vivo, quando lo accusavano di tenere ferme nei cassetti le indagini. Lo hanno diffamato allora, oggi per gli stessi è facile osannarlo. Parole sagge invece oggi sono venute dalla procuratrice generale di Palermo Lia Sava che appellandosi alla politica chiede a questa solo di mantenere le promesse e lavorare per una burocrazia snella che aiuti le imprese e le renda libere da ogni estorsione”.
Lo afferma Vincenzo Figuccia, deputato regionale di Prima l’Italia all’Assemblea regionale siciliana.