Sicilia, i macigni acqua e rifiuti

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L’assessorato regionale ai Servizi di pubblica utilità e le eterne emergenze legate ad acqua e rifiuti: l’intervento dell’assessore Daniela Baglieri. Le prospettive.

La delega dell’assessore regionale Daniela Baglieri è la patata forse più bollente tra le mani degli assessori al fianco di Nello Musumeci. Si tratta dei servizi primari, di pubblica utilità, in primis acqua e rifiuti. E dunque la Baglieri si strapazza a rattoppare le falle di una barca che da tempo, troppo, è un colabrodo. Infatti, l’emergenza rifiuti si protrae ininterrotta dai primi anni duemila, e da oltre il secolo scorso l’acqua è tra i primi tormenti dei siciliani. Annoso è anche il problema della depurazione, tanto che l’Europa, a fronte delle carenze, ha inflitto alla Sicilia parecchie sanzioni, ovvero, tecnicamente, “procedure di infrazione”.

E l’assessore Baglieri conferma e replica: “La depurazione è un’altra notte infinita per la Sicilia. E’ un tema che a parer mio non ha vincitori nè vinti, tanto che il governo nazionale ha nominato un commissario unico per la depurazione che sta portando avanti tutti gli interventi già finanziati con la delibera 60 del 2012 del Cipe, il Comitato interministeriale per la programmazione economica”. E poi, nell’ambito dei rifiuti – in attesa dei termovalorizzatori, degli impianti pubblici di trattamento e delle discariche, che siano pubbliche e non strette tra i tentacoli dei privati – la soluzione al momento praticabile è il trasferimento della spazzatura fuori Sicilia.

E l’assessore Baglieri conferma e aggiunge: “E’ stata richiesta l’attivazione di un tavolo ministeriale per condividere un percorso interregionale del trasporto fuori regione. Andranno a darci un supporto tecnico. Da dicembre 2021 abbiamo diffidato gli ex Ato provinciali, adesso Srr, in merito a questa tematica. Numerosi sono i Comuni tramite le loro Srr che ad oggi sono sprovvisti di una bando sul trasporto dei rifiuti fuori regione. L’ipotesi è quella di intervenire direttamente attraverso l’assessorato. Ci vorranno in ogni caso almeno un paio di mesi, e occorre quindi che ognuno faccia la propria parte: l’assessorato e le Srr”.

E poi, in riferimento al progetto della costruzione di due termovalorizzatori nella regione, la Baglieri ribadisce: “I termovalorizzatori sono parte di un processo alternativo: dall’aumento della differenziata in ogni Comune, all’economia circolare, sfruttando i rifiuti per produrre energia, ma la strada è lunga e tortuosa. Negli ultimi 30 anni è stata imposta la schiavitù delle discariche. Nessuno può sentirsi esente da questa responsabilità politica e morale. Mi spiace solo che qualche amministratore o deputato dimentica troppo spesso il passato, costruendo la propria campagna elettorale sulle emergenze”.

Infine, sull’agognata riforma, l’assessore conclude: “Credo che una legge dei rifiuti sia indispensabile per la Sicilia, non dovrebbe avere nessun colore politico, sia condivisa da tutto il Parlamento, e serva a mettere ordine ad un sistema malato. Sin quando ci saranno troppi interessi di parte, alcuni processi saranno difficili da scardinare. La speranza a volte è nemica dei fatti reali. In Sicilia non c’è bisogno di speranza, ma di tanto lavoro e collaborazione tra numerosi attori, che vadano tutti in un unica direzione. Quella della normalità, e non più dell’emergenza”.

Angelo Ruoppolo (Teleacras)

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