Tutti i progetti presentati dalla Soprintendenza di Agrigento, guidata dall’architetto saccense Michele Benfari, sono stati approvati nell’ambito dei fondi Pnrr, intervento 2.4 per la sicurezza sismica dei luoghi di culto, restauro del patrimonio culturale del Fondo Edifici di Culto (FEC) e siti di ricovero per le opere d’arte (Recovery art).
A comunicare la buona notizia che offre l’opportunità di recuperare importanti e belli edifici monumentali di culto è il Soprintendente del Beni Culturali e Ambientali di Agrigento, il saccense Michele Benfari, ovviamente felice “per i risultati raggiunti con i fondi stanziati nel Pnrr. Le opere che sono state individuate nelle schede che abbiamo presentato consentiranno il recupero di importarti luoghi di culto, ma anche siti di grande interesse architettonico, storico e soprattutto emotivo”.
Si tratta di splendide chiese la maggior parte delle quali abbandonate. “Se non ci fossero stati i fondi Pnrr- aggiunge Benfari- non avrebbero mai avuto un finanziamento di questa portata. Un prosit al nostro ufficio tecnico, con la nostra architetta Mangiapane e tutti gli altri colleghi che hanno lavorato alacremente alla stesura delle schede: gli architetti Licata, De Vecchi, Ferlisi, Cucchiara e tutti gli altri”.
Adesso si passerà alla progettazione esecutiva. “Da qui a 5 anni si completeranno i lavori- continua Benfari- io non ci sarò perché andrò in pensione, ma sono felice di avere dato il mio modesto contributo a questa bella opportunità che c’è stata data dall’Europa, che rappresenta anche una opportunità di ripresa del comparto edile”.
Ecco i progetti finanziati nei singoli comuni.
Sciacca: lavori di recupero e restauro dei prospetti della chiesa Santa Maria di Valverde, detta della Giummare (€ 293.500), di San Francesco di Paola (€ 1.000.000) e di Santa Maria dello Spasimo (€ 1.500.000).
Agrigento: restauro della chiesa di Calogero (570.mila euro), ristrutturazione Santo Spirito (2.100.000). Alessandria della Rocca : Chiesa dei Riformati ed ex Convento (1.145.000); Burgio: chiesa di San Vito (1.580.000); Caltabellotta: chiesa del Collegio di Maria (800.000), chiesa del Carmelo (995.000); Cammarata: restauro della chiesa Santa Maria del Gesù (1.100.000); Canicattì: impermeabilizzazione delle cupole, consolidamento volta e recupero del prospetto laterale della chiesa dello Spirito Santo (420.000), copertura, restauro conservativo e rifacimento impianti della Chiesa Santi Filippo e Giacomo (2.857.000); Licata: restauro della Chiesa del Carmelo (810.000), chiesa di San Francesco (1.400.000; Naro: restauro e risanamento conservativo chiesa Madre (951.550); restauro della chiesa Conventuale Santa Maria del Monte Carmelo (1.880.000); chiesa Sant’Agostino (1.347.000), chiesa San Salvatore (1.880.000); Palma di Montechiaro: risanamento conservativo della chiesa delle Scuole Pie (465.000); restauro monastero Benedettine(2.380.000); Racalmuto: valorizzazione chiesa Santa Maria del Gesù (1.300.000); Ravanusa: consolidamento strutturale, manutenzione, copertura e restauro decorazioni della chiesa dell’Assunta(1.560.000).
Un lavoro straordinario che consentirà il ritorno allo splendore di antiche chiese, belle e importanti. Un lavoro che arricchirà il patrimonio culturale-monumentale della nostra provincia a beneficio anche del turismo.