“Lo stato di abbandono e pericolosità delle strade provinciali sta contribuendo ad accelerare il lento e inesorabile processo di desertificazione demografica dei comuni montani e a vocazione agricola dell’entroterra agrigentino che più di altri avvertono la gravissima carenza infrastrutturale e le scarse opportunità lavorative. Si tratta in molti casi di arterie stradali che rappresentano l’unico strumento per potersi avvalere di diritti essenziali come la sanità, l’istruzione, i trasporti ma che spesso finiscono inghiottite da frane e allagamenti rendendo difficile la mobilità delle persone e delle merci”.
Lo afferma il coordinatore provinciale del movimento politico “Servire Agrigento”, Raoul Passarello.
“Senza una rete di infrastrutture adeguate e legate ai comparti produttivi, senza il varo di misure compensative capaci di colmare il gap economico e geografico, senza la valorizzazione e la tutela delle produzioni locali appare impensabile per gli operatori economici e i giovani di quei paesi come Santa Elisabetta, Sant’Angelo Muxaro, San Biagio Platani, Alessandria della Rocca immaginare qualsiasi opportunità di crescita e nuove prospettive occupazionali.
Riteniamo che il nuovo Governo regionale dovrà fare fino in fondo la propria parte per sfruttare al meglio le risorse del PNRR e i fondi strutturali europei e assicurare, in tempi ragionevoli, il rifacimento e la manutenzione straordinaria delle strade interne per garantire una maggiore competitività dei sistemi produttivi e al contempo arginare l’incessante fuga di tanti giovani”.