Il voto e il terzo polo

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L’appello dell’ex ministro Mannino ai centristi siciliani per l’unità in occasione delle prossime competizioni elettorali. Interventi e reazioni.

Calogero Mannino

Sia a Roma che a Palermo, nella prospettiva delle elezioni Regionali e prima o poi delle Nazionali, si riscontra una corsa verso l’occupazione politica del centro. Anche l’ex ministro Dc, Calogero Mannino, ha lanciato un appello all’unità dei partiti centristi siciliani in occasione del voto a novembre per il rinnovo dell’Assemblea regionale e l’elezione del presidente della Regione. Mannino ha inteso soprattutto rivolgersi ai centristi storici quali Raffaele Lombardo, Totò Cuffaro, Saverio Romano e Mimmo Turano. E al momento a condividere pubblicamente tale intento è Totò Cuffaro, che commenta: “L’onorevole Mannino è stato e continua ad essere un buon maestro. La politica deve saper pensare e voler ragionare, e quindi impegnarsi, per dare concretezza e realizzare quello in cui si crede. Oggi purtroppo c’è poca classe dirigente politica che ha voglia di pensare e molta che si fa trascinare dagli eventi. C’è anche di peggio. Ci sono quelli che non solo non ragionano ma urlano e fanno i populisti. Noi della DC vogliamo portare un contributo di idee e di valori ad una politica sempre più dis-ideologizzata e dis-umanizzata, e senza riferimenti valoriali”. Saverio Romano, leader di “Noi con l’Italia”, invece tronca così: “Ci stiamo muovendo su altre direttrici”. Meno troncante ma allo stesso modo perplesso è il segretario regionale dell’Udc, Decio Terrana, che afferma: “Oggi non ci sono le condizioni per un centro così costruito, l’Udc sta lavorando per creare un centro politico”. E poi Terrana coglie l’occasione per replicare alle indiscrezioni sulla possibilità di una lista comune con la Lega alle Regionali già smentita dal coordinatore nazionale, Lorenzo Cesa, e afferma: “Non c’è nessun accordo con Salvini. L’Udc non snatura lo scudo crociato”. Ancora possibilista, oltre Cuffaro, è Giovanni Di Trapani, segretario regionale di “Noi di centro”, creatura dell’ex ministro Mastella, che interviene così: “Ho letto con attenzione l’appello di Calogero Mannino ai referenti di alcuni partiti siciliani, e non, di ispirazione centrista, a riunirsi per superare la soglia di sbarramento alle prossime elezioni regionali siciliane. Ciò eviterebbe, secondo l’ex ministro Mannino, la scomparsa dei democristiani dalla scena politica siciliana”. Tuttavia Di Trapani suggerisce di praticare la formula della federazione, e aggiunge: “Sono pienamente d’accordo, ma si tratterebbe in fin dei conti solamente di un cartello elettorale. Intendo dire che – pur non conoscendo l’idea di Mannino sul nuovo soggetto politico di moderati che potrebbe prendere corpo, a suo avviso, dopo le Regionali – l’unica strada che ritengo percorribile è quella della federazione tra partiti centristi, allargata magari ad altri partiti e movimenti, anche di recente costituzione, che, rifuggendo da sovranismi e populismi, si riconoscono sulle nostre posizioni” – conclude. Infine: no di “Più Europa” e di “Azione”. Silenzio, al momento, da parte degli Autonomisti.

Angelo Ruoppolo (Teleacras)

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