“Immigrazione”, flussi incontenibili

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In 48 ore a Lampedusa si sono contati 62 sbarchi di migranti. Tanti altri navigano a bordo delle navi umanitarie. Il dibattito politico sul blocco navale.

Dalla mezzanotte di domenica al primo mattino di oggi a Lampedusa si sono contati 12 sbarchi. Il centro d’accoglienza in contrada Imbriacola ospita esattamente 1589 persone. La capienza è di 350 posti. E sabato scorso è stato abbattuto il record dei precedenti 39 in una sola giornata: e sono stati 50 gli approdi in 24 ore. E, come se non bastasse, ha lanciato l’ancora anche la nave umanitaria Nadir, autorizzata ad attraccare dal ministero dell’Interno con 50 migranti a bordo. Si tratta di extracomunitari provenienti da Bangladesh, Eritrea, Marocco, Tusinia, Gambia, Mali, Camerun, Costa d’Avorio, Libia e Siria. E non solo a Lampedusa: anche a Pantelleria, isola in provincia di Trapani, sono appena giunti 342 migranti, in trasferimento poi a Trapani. E tanti altri sono ancora a bordo delle navi delle organizzazioni umanitarie impegnate nel salvataggio delle persone alla deriva. La Ocean Viking di Sos Mediterranee ha soccorso da ultimo altre 62 persone: e sono 449 in attesa dell’indicazione di un porto sicuro dove sbarcare. E la nave Geo Barents di Medici Senza Frontiere conta 97 naufraghi a bordo, tra cui 26 minori. Altre operazioni sono in corso. Giorgia Meloni: “Uno Stato serio controlla e difende i propri confini. Non mi stancherò mai di ribadire che l’unico modo per fermare l’immigrazione clandestina è il blocco navale: una missione europea in accordo con le autorità nordafricane. Solo in questo modo sarà possibile mettere fine alle partenze illegali verso l’Italia e alla tragedia delle morti in mare. E’ giunto il momento di voltare pagina. Avverrà il 25 settembre se gli italiani ci daranno fiducia”. Replica Nicola Fratoianni (Sinistra Italiana): “Giorgia Meloni sul tema delle migrazioni racconta frottole. Il blocco navale è impossibile da attuare. In un fantomatico blocco navale le navi militari italiane (quante?) dovrebbero pattugliare qualcosa come tremila chilometri di costa nord africana, pronte a fermare eventuali imbarcazioni dirette verso le coste europee. Una volta individuate dovrebbero fermarle con ogni mezzo, evidentemente anche con speronamenti o aprendo il fuoco. Semmai questo scenario disumano avesse la benché minima possibilità di essere messo in mare, l’Italia sarebbe fuori da tutti i trattati internazionali e dal Consiglio d’Europa. L’ultima volta che l’Italia si trovò estromessa dalla comunità internazionale fu durante il ventennio”. Matteo Salvini: “14.103 arrivi solo ad agosto che non è ancora finito. Un vero record. Numeri incredibili, è il caos totale. Per fermare scafisti e clandestini basta reintrodurre i Decreti Sicurezza nel primo Consiglio dei Ministri dopo le elezioni. Hanno già funzionato e difeso l’Italia, torneranno a proteggere confini e cittadini”.

Angelo Ruoppolo (Teleacras)

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