Lei rischia il processo per droga ma si difende: “Colpa di due mie collaboratrici domestiche”

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Il pubblico ministero alla Procura di Agrigento, Maria Cifalinò, ha chiesto al Tribunale di rinviare a giudizio Giuseppina Amato, 37 anni, di Canicattì, imputata di detenzione illecita di sostanze stupefacenti. Il 10 febbraio scorso, nel corso di una perquisizione domiciliare ad opera di Polizia e Guardia di Finanza, è stata sorpresa in possesso di 30 involucri di crack, per un peso complessivo di 4,8 grammi, di 17 grammi di eroina e di materiale usato per il confezionamento della droga. Lei si è difesa sostenendo che della droga fossero responsabili due sue collaboratrici domestiche. Peraltro una delle due è stata trovata a casa di Giuseppina Amato nonostante fosse agli arresti domiciliari. Prima udienza preliminare il 15 novembre innanzi al giudice per le udienze preliminari, Stefano Zammuto.

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