L’Istituto Demopolis ha diffuso un ampio e dettagliato report di sondaggi e di statistiche a conclusione delle elezioni Regionali in Sicilia. I dettagli.
L’Istituto Demopolis ha diffuso un ampio e dettagliato report di sondaggi e di statistiche a conclusione della competizione elettorale per il rinnovo dell’Assemblea Regionale Siciliana e l’elezione del presidente della Regione.
Dunque, l’astensione è stata anche adesso, come in occasione delle precedenti Regionali, il dato più caratterizzante. Nonostante l’Election Day, quindi la coincidenza tra le elezioni Nazionali e Regionali, ha votato in Sicilia meno di 1 elettore su 2. Appena il 49%. 2 milioni e 250mila siciliani non si sono recati alle urne su 4 milioni e 600mila aventi diritto al voto. Nel 2008, eletto Lombardo con 1 milione e 860mila voti, l’affluenza alle urne è stata del 67%, e anche all’epoca fu un Election Day. Poi 2012 eletto Crocetta con 617mila voti, affluenza al 47%. Poi 2017 eletto Musumeci con 831mila voti, affluenza al 47%. Adesso eletto Schifani, quasi 900mila voti, affluenza al 49%.
Poi, perché tanta astensione dal voto? Secondo il 52% degli intervistati la politica regionale non incide sulla vita reale dei cittadini nell’Isola. Per il 25% vi è scarsa fiducia nei candidati in lista nel territorio. Il 23% è deluso verso i partiti.
Poi, altra domanda, su ciò che ha inciso sulla scelta di voto: per il 40% il candidato presidente, per il 38% “il candidato all’Assemblea Regionale nella mia provincia”, per il 33% il partito, per il 16% il programma.
Poi Demopolis ha tracciato i flussi elettorali, ovvero la provenienza del consenso a Renato Schifani in base al voto espresso alle Regionali del 2017. Dunque, tra i quasi 900mila voti a Schifani, su 100 elettori di Schifani, oggi, nel 2017 82 hanno votato per Musumeci, 4 per Cancelleri, 3 per Micari, 1 per Fava, e 10 non hanno votato.
Poi, a quanto ammonta il consenso al nuovo presidente della Regione, Schifani, nelle ex Province, adesso Città Metropolitane, Palermo, Catania e Messina? Dunque, a Palermo il 40%, a Catania il 47%, a Messina il 29%. Quella che ha tributato il maggiore consenso a Schifani è stata, con il 51%, la provincia di Agrigento.
Poi, altra analisi: quali sono state le qualità riconosciute a Schifani nella percezione dell’opinione pubblica siciliana? Dunque, per il 51% è competente, per il 44% è capace di governare, per il 35% è concreto, per il 16% è innovativo.
Infine Demopolis ha analizzato le principali preoccupazioni dei siciliani, e quindi i primi impegni di governo: per l’85% è l’inflazione e il costo della vita. Per l’80% è l’incremento dei costi gas ed energia. Per il 61% i rischi occupazionali. Per il 60% l’efficienza della Sanità.