Dopo la cerimonia di proclamazione, oggi il passaggio di consegne e l’insediamento del neo presidente della Regione, Renato Schifani. L’intervento.
Dopo la proclamazione, il presidente della Regione, Renato Schifani, si insedia oggi alle ore 18 a Palazzo d’Orleans, sede della presidenza, con il rituale passaggio delle consegne tra il neo eletto e il presidente uscente, Nello Musumeci. In occasione della proclamazione, e a margine della cerimonia, Schifani si è espresso in prospettiva di governo: “Darò immediatamente segnali concreti alle fasce deboli. Poi esaminerò i dossier di tutti gli assessorati, perché il mio compito è di ordinaria amministrazione. Chiaramente se ci saranno delle emergenze le affronteremo assumendoci la responsabilità di derogare. Da subito lavorerò da presidente della Regione senza assessori e ce la metterò tutta per affrontare quelle che saranno le incombenze quotidiane che possono toccare una regione come la Sicilia e tante altre realtà territoriali. Sono abbastanza preso da questa grande responsabilità. So bene quale sia il compito che mi accompagnerà. Rappresenterò i siciliani davanti al governo nazionale che si creerà tra poco: lo farò con fiducia, determinazione e rispetto reciproco dei ruoli”. E poi, nel merito della formazione della squadra di governo, Renato Schifani ha spiegato: “La legge consentirà l’insediamento degli assessori tra non meno di 20 giorni che decorrono dall’ultima proclamazione. Sono i tempi normali della politica”. E (sarà una casuale coincidenza), alla cerimonia al palazzo di giustizia, a 18 giorni dallo scrutinio, sono stati presenti alcuni potenziali assessori della giunta prossima al parto: l’assessore uscente alle Infrastrutture Marco Falcone, di Forza Italia, il recordman di voti alle Regionali (oltre 21mila) Edy Tamajo, di Forza Italia, l’assessore uscente Alessandro Aricò, di Fratelli d’Italia, e poi Francesco Cascio, di Forza Italia, Francesco Scoma, della Lega, e Nuccia Albano, la deputata eletta con la Nuova Democrazia Cristiana di Cuffaro, anche lei nel toto-nomine. E sulla composizione definitiva dell’assetto governativo della maggioranza in Sicilia inciderà molto probabilmente quanto accaduto al Senato dove è stato tentato di affondare Ignazio La Russa a fronte del veto di Fratelli d’Italia all’ingresso al governo di Licia Ronzulli, sponsorizzata da Gianfranco Miccichè (come affermato dallo stesso La Russa). Il primo contraccolpo potrebbe essere la contesa sulla presidenza dell’Assemblea, che Forza Italia vorrebbe a scapito di Fratelli d’Italia.
Giuliana Miccichè