Regione, la prima riunione della Giunta

Condividi

Il presidente della Regione, Renato Schifani, impegnato nella prima riunione della giunta. I punti all’ordine del giorno e le prospettive di rimedio al caro bollette.

Dopo il battesimo e l’insediamento dell’Assemblea Regionale, l’elezione dell’Ufficio di Presidenza dell’Ars, e il giuramento dei neo assessori, è stata anche battezzata la giunta, che Renato Schifani ha riunito per la prima volta. E il presidente della Regione ha esordito spiegando ai suoi guerrieri quali sono state le battaglie, i “dossier”, che finora, nei 50 giorni dal voto fino alla formazione del governo, ha combattuto da solo. La prima linea del fronte è stato, è, e sarà il piano di ricerca di risorse finanziarie per alleviare il fardello mortale del caro bollette provocato dalla crisi energetica, che attanaglia e strozza famiglie e imprese, soffocando il recupero economico post pandemia e pregiudicando i benefici del Piano nazionale di ripresa e resilienza. Schifani ha anticipato agli assessori che, in occasione della prossima riunione di giunta, proporrà di concedere alle imprese uno slittamento del pagamento delle rate per i finanziamenti dell’Irfis. E ciò sarebbe solo una parte della manovra contabile su cui anche l’assessore al Bilancio, Marco Falcone, ha iniziato a lavorare incontrando i dirigenti dell’assessorato. Si tratta peraltro di una finanziaria su cui grava l’incubo dei rilievi della Corte dei Conti sulla parifica dei precedenti bilanci: il 2 dicembre è attesa la sentenza dei magistrati contabili. E dunque i primi provvedimenti adottati dai 13 governanti della Sicilia sono tecnici: un disegno di legge per accertare alcuni debiti fuori bilancio e la richiesta di dichiarazione di calamità naturale per i danni alle produzioni agricole causati dalla siccità che ha colpito la provincia di Caltanissetta da gennaio a luglio scorso. Schifani è poi volato a Roma, dove oggi incontra alcuni dirigenti al ministero dello Sviluppo Economico per ricercare delle soluzioni al caso Lukoil, ovvero il rischio di chiusura della raffineria a Priolo Gargallo, in provincia di Siracusa.

Notizie correlate

Leave a Comment