Droga nell’asse Agrigento, Licata e Canicattì, chiesti 11 rinvii a giudizio

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La Direzione Distrettuale Antimafia di Palermo ha avanzato la richiesta di rinvio a giudizio nei confronti di 11 persone coinvolte a vario titolo in un’inchiesta antidroga considerata una costola investigativa della più nota indagine “Vultur”,che ha fatto luce sulle dinamiche della famiglia mafiosa di Camastra e che ha portato a quattro condanne in primo e secondo grado.

L’inchiesta prende spunto da una indagine della Squadra Mobile di Agrigento e riguarda un traffico di droga che si sarebbe esteso tra la Città dei Templi, Canicattì, Licata e Ravanusa acquistando la droga, specialmente cocaina, a Catania. I fatti contestati risalgono al biennio 2013-2014. Secondo l’accusa si tratterebbe di una vera e propria banda dedita al traffico di sostanze stupefacenti al vertice della quale ci sarebbero stati Angelo Allegro, 69enne di Naro, e Rosario Orazio Cavallaro, 65enne di Ravanusa. Quest’ultimo è noto alle cronache per essere stato l’esecutore materiale dell’omicidio del licatese Angelo Carità, 56 anni, assassinato il 2 aprile del 2018, giorno di Pasquetta. Cavallaro fu condannato in primo grado all’ergastolo salvo poi vedersi la pena ridotta in appello a trent’anni di reclusione.

Nel collegio difensivo gli avvocati Antonino Gaziano, Salvatore Cusumano, Maria Alba Nicotra e Francesco Lumia.

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