di Franco Pullara
I due recenti gravissimi fatti criminali dell’omicidio del medico e, appena due giorni prima, dei colpi di pistola sparati contro un auto e un magazzino hanno riacceso a Favara la paura di vivere in una città senza controllo.
Il sindaco Antonio Palumbo, coraggiosamente, ha chiesto ieri una maggiore presenza dello Stato nella sua città. Circa due anni fa un gruppo di altrettanto coraggiose donne chiese l’intervento del Prefetto per l’esplosiva situazione igienica causata dal prolungato sciopero dei netturbini. Sanno i favaresi che da soli non riusciranno a risolvere i loro problemi.
Seppure sia difficile bloccare la volontà omicida, è pur vero che chi ha sparato lo ha fatto con un’arma detenuta illegalmente, c’è dunque un mercato per questo tipo di armi. Al di là della richiesta del sindaco e dei recenti tristi episodi l’illegalità è documentata dalla stessa città, dove è il trionfo di qualsiasi tipo di abusivismo e dove ognuno può fare liberamente ciò che gli pare.
Favara ha un patrimonio immobiliare sorto in decenni e in modo abusivo per tre volte, almeno, le sue reali esigenze abitative. Manco a dirlo in decenni nessuno ha visto. In particolare non ha visto chi doveva vedere e doveva bloccare il fenomeno. Tutto è documentato dalle centinaia se non dalle migliaia di immobili spuntati come funghi.
Attualmente, per carenza di risorse umane il Corpo dei vigili non opera come dovrebbe. La viabilità è in mano agli stessi automobilisti e al loro buonsenso, quando la lite è dietro l’angolo. Sul piano dei rifiuti i cittadini pagano una tassa esorbitante perché gli incivili fanno aumentare i costi del conferimento nelle discariche a ragione del loro netto rifiuto di osservare le regole del servizio ecologico. Nessuno o quasi è stato mai multato. E’ difficile persino posizione una video sorveglianza.
Ed è pensabile che l’attuale stato delle cose sia il migliore ambiente per il proliferare dal malaffare e delle organizzazioni mafiose.
C’è la Tenenza dei Carabinieri che oltre a svolgere i compiti istituzionali dovrebbe, con un numero ridotto di militari, sostituirsi ai Vigili urbani, cosa difficile dal verificarsi. O fanno i Carabinieri o fanno i Vigili.
Intanto la gente vuole la legalità, vuole sentirsi protetta, come qualsiasi cittadino italiano, e il sindaco Palumbo lo ha rappresentato nella sua “invocazione” di Stato, che, a quanto pare, ha sortito ad una istituzione di un tavolo per l’ordine pubblico per domani in Prefettura ad Agrigento.