Sindaco di quà, Miccichè di là, ora ti abbatto, ora ti sfascio, io ti ho creato ed io ti distruggo, ora ti caccio via, ora, ora, ora… pronobis! Lo dice, in sprazzi di vero delirio, una vecchia campana ormai stonata e sorda, assordata dallo stesso suono. La stessa campana ormai a pezzettini aveva anche attaccato in modo assai violento carico di cafonaggine anche le nostre Istituzioni, \”ree\” di non aver controllato bene il nostro territorio. In uno sprazzo totale di follia si ricordano epiteti nei confronti di due donne, un Prefetto ed un Questore, le quali, seppur tra mille difficoltà, tengono a bada in modo eccellente un territorio che ancora oggi vive momenti di risse causate da giovinastri durante la movida.
Negli ultimi mesi, esattamente dal giorno in cui l\’amministrazione Miccichè ha iniziato a guidare la città, un altro tipo che vuole emulare le gesta gloriose di quella campana sorda, sbraita sempre lo stesso mezzo, contro tutto e contro tutti. Cerca di fare a pezzettini Miccichè e la sua Giunta, ma il giochino risulta alquanto difficile. Se si fa, e perchè si fa, se non si fa, e perchè non si fa. Nè cotta, nè cruda. Peggio per lui.
Tornando ai colpi di sedia, queste scene sono purtroppo come un male quasi incurabile; scene squallide come quelle che abbiamo visto in via Pirandello ad Agrigento accadono da Bolzano a Pantelleria. Solo che in altre città, la \”colpa\” non è di nessuno; nella Città dei Templi si punta il dito immediatamente contro le Istituzioni.
Per Agrigento la prova Achille Lauro di ieri sera (al sottoscritto Achille Lauro ricorda solo ed esclusivamente il dirottamento di una nave omonima nel 1985…) era davvero complicata e nascondeva insidie assai pericolose che avrebbero potuto turbare Agrigento come non mai. Così come non mai Agrigento ha ospitato un evento di così tanta attrazione e, in quanto tale, dunque, carico di probabili momenti poco gradevoli.
Ebbene, ieri sera la Città dei Templi, ha superato brillantemente l\’esame \”Lauro\”. Prefettura, Questura, Carabinieri, Polizia, Guardia di Finanza, Amministrazione comunale e tutto l\’apparato che ha ruotato attorno all\’evento ha funzionato alla perfezione. Certo, qualche ubriachello o \”dolcemente fatto\” è stato portato in ambulanza verso il nosocomio. Nulla di che, ci sta.
Resistere all\’urto di oltre diecimila persone non è stato davvero facile. La preparazione di tutte le mosse per garantire la massima sicurezza sono state tutte azzeccate.
Vadano i complimenti a S.E. il Prefetto Maria Rita Cocciufa e al Questore Rosa Maria Iraci per come hanno guidato tutte le Forze dell\’Ordine presenti e, quindi ai comandanti dei Carabinieri, Polizia e Guardia di Finanza; al sindaco Miccichè e a tutti i suoi collaboratori. A tutte le altre forze, anche di volontariato, che hanno partecipato per garantire la sicurezza sotto ogni aspetto.
Non possiamo non sottolineare che un complimento straordinario va fatto anche all\’onorevole Lillo Pisano, capace in due soli anni di trasformare una città, pià morta che viva, soprattutto durante le feste e manifestazioni. E poi, l\’evento Lauro non è cosa da poco (io avrei preferito Loredana Bertè…). Pisano ha iniziato il suo cammino verso Roma, con sosta obbligata a Palermo, nel migliore dei modi. Eppure, loro, detrattori e iettatori, continuano ad avere u \”purmuni mmucca\”.
Vedrete che detrattori e iettatori continueranno a dire le loro \”profezie\”. E noi continueremo ad \”ascoltarli\” per come abbiamo fatto fino ad oggi. Loro se la cantano e loro se la suonano.
Ancora complimenti alle Istituzioni.
Caro amico mio direttore, a te Achille Lauro ricorda una nave, a me oltre alla nave ricorda qualcos’altro. La nave è stata chiamata così in ricordo di un altro Achille Lauro, armatore napoletano monarchico. E su questo ti ho fregato uno a due e vinco ,io. Per il resto d’accordo oltre questi due non conosco altro e per ciò che riguarda la campana o campane stonate, continueranno a suonare a morto, ma i morti non ci sono, quindi lasciamoli suonare il De Profundis a nessuno. Un abbraccio