La Procura antimafia di Palermo ha depositato in Tribunale la richiesta di rinvio a giudizio di 35 imputati nell’ambito dell’inchiesta antimafia “Hesperia”, sostenuta dai Carabinieri di Trapani inseguendo le tracce di Matteo Messina Denaro. Dalle indagini sono emersi collegamenti operativi tra le famiglie mafiose trapanesi e agrigentine, anche di Porto Empedocle e Favara. E una delle vittime delle estorsioni è stato un commerciante di pesce di Porto Empedocle, costretto a pagare il pizzo perché operante nel Trapanese per la vendita del pesce. Pressato e minacciato al telefono, il pescivendolo empedoclino avrebbe alluso anche alla vendita della pescheria pur di pagare ed evitare ritorsioni. Gli investigatori hanno accertamento un pagamento avvenuto di almeno 5.000 euro.
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